Puntata del 09.03.2012

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Lilith & The Sinnersaints - ghetto
Colapesce - satellite
Il Disordine delle Cose - addio
Uochi Tocki - ecce robot
Ghemon - dico bene
Fuoco negli Occhi - don't touch my brain
G.Finotti & Misfatto - what was taken
Banda Putiferio - il grillo e la formicuzza
Violadimarte - lacrime di vetro
Marco Notari - io?
Davide Ferrario - non capiranno
Luca Gemma - by bye
Afterhours - la tempesta è in arrivo
Bud Spencer Blues Explosion - cerco il tuo soffio
First Aid Kit - emmylou
Memoryhouse - the kids were wrong
Shearwater - you as you were
Dan Mangan - post war blues
Nicolas J.Roncea - leave me alone
Movie Star Junkies - cold stone road
Kramer - hamburger vs kebab
Low-Fi - private revolution

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  A metà degli anni Ottanta, svolgevo le mansioni di geometra contabile per una grande impresa di costruzioni: la Farsura di Fossalto di Portogruaro (VE). Un lunedì d’estate venni trasferito a Pozzuoli per dare una mano a chiudere una contabilità di alcune opere della ricostruzione post terremoto. Dovevo restare solo qualche settimana, ma alla fine da un cantiere all’altro finii di restarci per quattro anni. Si lavorava tanto con poche distrazioni e tornavo a casa ogni 15 giorni, vivendo in un “confortevole” container. Ero già un appassionato di musica rock ed iniziavo a collezionare dischi, leggendo libri e riviste che ampliavano il mio bagaglio culturale. Una sera delle tante invece di guardare la tv insieme ai colleghi, tornai in camera e accesa la radio, scoprii una trasmissione della Rai chiamata Stereodrome. Quella era un vero vaso di pandora che si aprì per me, dove potevo ascoltare tanti dei dischi di cui leggevo sul Mucchio Selvaggio e Rockerilla. Divenni un ascoltatore fisso
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