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Visualizzazione dei post da marzo, 2015

Blonde Redhead Live Report Teatro Auditorium Unical Rende (CS) 28.03.2015

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Ad essere sinceri avevo più di una remora se assistere o meno al concerto dei Blonde Redhead al TAU dell’Unical. Colpa delle ultime prove discografiche del trio italo-nipponico decisamente in tono minore e troppo virate verso l’elettronica che ha snaturato l’essenza di una band che tra il 1994 ed il 2000 aveva saputo ritagliarsi uno spazio importante nella scena rock internazionale, a colpì di un noise-rock estremamente efficace. Ma poi il ritorno in città dopo 14 anni dalla precedente esibizione (Invasioni 2001) e soprattutto il coraggio mostrato da Archimedia e Cams nel proporre un gruppo di elevata caratura culturale e “poco” sulla cresta dell’onda, andavano premiati con il sostegno dell’acquisto del biglietto in primis, e la presenza nel luogo migliore dove ascoltare la musica a Cosenza e dintorni. E come me l’hanno pensata in tanti, visto che si è sfiorato il sold out, che non hanno voluto perdersi un concerto di grande qualità, e che sono stati ripagati da una bellissima

Steve Wynn + Cheap Wine live report Café Rossetti Trieste 20.03.2015

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Steve Wynn e Marco Diamantini (foto R. Cifarelli)   A volte i sogni si avverano. Bastava essere presenti al Caffè Rossetti di Trieste venerdì 20 marzo per toccare con mano e vivere la realizzazione del sogno di Marco Diamantini , che giovanissimo, si esercitava in cantina con un gruppo di amici sulle note di “Boston” , uno dei pezzi cult del repertorio dei Dream Syndicate di Steve Wynn, mai immaginando che circa trent’anni dopo l’avrebbe suonata fianco a fianco di uno dei suoi idoli di gioventù. Per fortuna e per la gioia di tutti i presenti, quello che si sperava è puntualmente arrivato al termine di un concerto intenso durante il quale l’artista californiano, in poco più di un’ora e mezza,   ha attraversato la sua carriera trentennale, pescando non solo nel repertorio del Sindacato del sogno , ma anche nella sua carriera solista ed in quella con i Gutterball ed insieme ai Miracle 3 . E quando Steve ha chiamato sul palco i Cheap Wine per condividere il momento finale di una se

Umberto Maria Giardini - intervista (via mail) 15.03.2015

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Quando Sotterranei Pop era un programma radiofonico quotidiano, l’intervista ad Umberto Giardini era un appuntamento che attendevo con particolare trepidazione, conscio che parlare con lui, come con pochi altri autori della scena rock italiana, sarebbe stato un momento di particolare arricchimento per il sottoscritto e per gli ascoltatori. Avevo timore che affrontando il capitolo “Protestantesima” (quì la recensione) attraverso la freddezza delle domande inviate via mail, avrebbe potuto togliere immediatezza e spessore al nostro confronto dialettico. Per fortuna, come sempre, ci ha pensato il buon Umberto a sollevarvi dall’imbarazzo, rispondendo esaudiente mente anche in questa formula, per me nuova, che è andata come in radio: buona la prima. Buona lettura. Partiamo dal titolo dell’album, cosa dobbiamo intendere per Protestantesima? <<Protestantesima vuol significare tutto e niente allo stesso tempo. E' un titolo che mi girava da anni nella testa senza aver la possi

4 date italiane per i Radio Birdman

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La formazione attuale dei Radio Bridman nella foto di Anne Laurent Si concluderà in Italia il lungo tour europeo che i leggendari Radio Birdman affronteranno nei mesi di Giugno e Luglio per celebrare i 40 anni di attività e le ristampe dei primi due meravigliosi album in versione rimasterizzata ed espansa raccolti nel meraviglioso box set di cui abbiamo già scritto  in questo post . L'attuale formazione dei Radio Birdman comprende i membri originari Deniz Tek , Rob Younger e Pip Hoyle , insieme al bassista Jim Dickson , al batterista Nik Rieth ed al chitarrista Dave Kettley . Le quattro date italiane si terranno a: 01 Luglio - PADOVA - Go Down Fest 02 Luglio - LA SPEZIA - Spazio Boss 03 Luglio - SALSOMAGGIORE - Festival Beat 04 Luglio - BOLOGNA - Alchemica di seguito invece il riepilogo completo di tutto il corposo tour europeo: JUNE 10 - FRANCE - STRASBOURG - Laiterie JUNE 11 - FRANCE - PARIS - Trabendo JUNE 12 - FRANCE - LE HAVRE - Tetris JUNE 13 - FRANCE - L

Al Via le votazioni per il Premio Amnesty International Italia e per il Premio Web Social

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Al Via le votazioni per il  Premio Amnesty International Italia  e per il  Premio Web Social   Amnesty International Italia e Voci per la Libertà - Una Canzone per Amnesty annunciano le 10 nomination tra le quali la giuria specializzata sceglierà ilPremio Amnesty International Italia 2015, il riconoscimento assegnato alla canzone italiana che, nell’anno precedente l’edizione del festival, ha più saputo promuovere i temi cari ad Amnesty International. Ecco la decina di canzoni che concorrono al Premio Amnesty International Italia 2015: - Alessandro Mannarino con “Scendi giù” - Canzoniere Grecanico Salentino con “Solo andata” - Cristiano De Andrè con “Invisibili” - Daniele Ronda con “La rivoluzione” - Fabi, Silvestri, Gazzè con “Life is sweet” - Frankie Hi Nrg con “Essere umani” - Gang con “Marenostro” - Le luci della centrale elettrica con “Le ragazze stanno bene” - Nada con “Sulle rive del fiume” - Susanna Parigi con “Venivamo tutte dal mare” Anche a voi, che c

Recensione Umberto Maria Giardini – Protestantesima (La Tempesta Dischi, 2015)

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Con il secondo album a suo nome, Umberto Giardini compie un deciso balzo in avanti verso una maturità compositiva che è cresciuta disco dopo disco nel percorso che ha trasformato Moltheni in UMG. Protestantesima è un disco meraviglioso da qualsiasi lato lo  si guardi, partendo dalla sua copertina visionaria e criptica disegnata da Pasquale de Sensi passando per un impianto lirico sempre raffinato e finendo nel godere di un suono cesellato in ogni particolare. Partendo da quest’ultimo c‘è da dire che Protestantesima è un disco, per fortuna, profondamente rock che segna il confine tra chi utilizza il cantautorato in forma classica (Colapesce, Dente, Brunori et simili) e chi cerca di coniugare la tradizione italiana con quella del rock (Benvegnù, Cerea e naturalmente lo stesso Giardini). Il disco si apre con la title track un brano perfetto per sintetizzare temi musicali e letterali del disco: ritmica serrata, chitarre che guidano una melodia efficacissima, e tastiere che sorreggono

Colapesce live report Teatro Auditorium Unical Rende (CS) 05.03.2015

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Il tour di "Egomostro" di Colapesce  è approdato al Teatro Auditorium dell'Unical per l'unica data calabrese in una fredda e piovosa serata invernale che ha tenuto lontano il pubblico delle grandi occasioni, che certamente farà sfoggio di presenzialismo nelle prossime date della stagione Sounds Like TAU  promossa dall’Università della Calabria, Il Centro Arti Musica e Spettacoli dell’Unical e Archimedia Produzioni, che vedranno protagonisti a fine mese Blonde Redhead (28/3) e Verdena (31/3). Un vero peccato perché la proposta musicale di Colapesce avrebbe meritato maggiore attenzione, per la qualità del suo cantautorato. Ma qui bisognerebbe aprire discorsi molto più ampi legati al localismo cosentino che non sono pertinenti al post in oggetto. Un'immagine del concerto Il quartetto Colapesce, tutto di rosa vestito, per omaggiare la copertina del secondo album, ha offerto uno spettacolo molto ben suonato pescando in gran parte brani tratti dal repertorio dei

Recensione – Colapesce – Egomostro (42 Records)

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Il ritorno discografico di Colapesce era molto atteso per verificare se il brillante esordio di “Un meraviglioso Declino”  uscito tre anni orsono, potesse venire confermato. La risposta, la diamo subito a scanso di equivoci, è positiva tanto da portarci ad affermare che “Egomostro” ci consegna un artista nuovo che si pone in scia con la migliore tradizione musicale italiana, il Battisti periodo Panella, ed internazionale con i chiari riferimenti ai Talking Heads che si possono riscontrare come “ispirazione” di ricerca per arricchire queste canzoni molto “intime” di un suono corale che sembrerebbe più prodotto da una band che da un solista. In Egomostro Lorenzo Urciullo , si pone su di un lato molto introspettivo compiendo un’analisi della propria vita ai tempi dell’ego smisurato che tutti più o meno abbiamo dentro di noi, e che ci fagocita più o meno giornalmente. La novità più interessante del disco risiede nella cura del suono e degli arrangiamenti sui quali viene adagiato

Ma cosa ne sanno al Comune di Cosenza di S. Giuseppe Rock?

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Leggo da pochi minuti sul sito newsdicalabria.com  la notizia data in anteprima, riguardo l’intenzione dell’amministrazione comunale di Cosenza di orientarsi a scegliere, per un unico concerto da inserire nelle manifestazioni della Fiera di S. Giuseppe, il nome dei Nomadi. Nulla di strano visto il corso intrapreso in ambito culturale dall’amministrazione Occhiuto negli ultimi anni, e con tutto il rispetto per i Nomadi che hanno scritto una parte importante della storia della musica leggera italiana. Ma cosa c’entrano i Nomadi con S. Giuseppe Rock? Nulla. Cosa ne sanno assessori e consiglieri del sindaco Occhiuto di S. Giuseppe Rock? Nulla. Come accaduto da qualche consiliatura a questa parte, abbiamo assistito al progressivo depauperamento di un’idea culturale che aveva nella Festa delle Invasioni ed in S. Giuseppe Rock, due fiori all’occhiello che hanno fatto vivere stagioni indimenticabili alla città di Cosenza. Avendo avuto l’onore e la fortuna di far parte del team di ideatori

Recensione La Fine – “Scontento” (Superdoggy Music, 2014)

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Nonostante Cosenza sia ai margini della provincia dell’impero del rock italiaco, di per sé provincia del mondo, non sono mancati negli anni, esempi musicali capaci di travalicare i confini del Pollino e ritagliarsi un minimo di attenzione e credibilità atti ad  aggiungere la città dei Bruzi in un virtuale tour  musicale lungo la penisola. Oggi un’altra band arriva a reclamare spazio e considerazione muovendosi sui territori aspri e poco appetibili come quelli del post hardcore, che in Italia vanta una lunga tradizione da esportazione (Raw Power, Negazione, Kina tanto per citare qualche nome di peso). Attivo da poco più di un anno il gruppo ha scelto   La Fine come nome d’arte con cui proporre il loro attacco sonico mirato a scardinare la quieta della scena cittadina e non solo. È bastato far circolare un piccolo demo per raccogliere subito l’attenzione di Karim degli Zen Circus che ha voluto pubblicare per la sua etichetta Il loro disco d’esordio “Scontento” , prodotto da un