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Visualizzazione dei post da ottobre, 2015

Recensione Cheap Wine - Mary and the Fairy (Cheap Wine Records/IRD)

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Alla  vigilia del ventennale di carriera, i Cheap Wine tornano sul mercato discografico con un nuovo disco dal vivo, il secondo della loro corposa discografia, che prosegue il filo conduttore degli ultimi album in studio che hanno contraddistinto la seconda decade di questi anni duemila. Perché pur essendo una collezione di canzoni naturalmente già edite, Mary and the Fairy può essere considerato un album compiuto a tutti gli effetti, per come si sviluppa la tracklist e per un mood molto intimo che riveste tutte le canzoni. L’idea di partenza di Marco Diamantini e compagni è stata quella di scegliere dal concerto registrato al Teatro Sperimentale di Pesaro lo scorso 30 aprile, otto canzoni che unissero brani tratti da album fuori catalogo da tempo come “ Mary” da Ruby Shade (2000), “Behind the Bars” e “I Like Your Smell” da Crime Stories (2002), accanto a brani del repertorio più recente che nell’esecuzione dal vivo, godono di un arrangiamento diverso dalla versione in studio. I

"MARY AND THE FAIRY", il nuovo album live dei Cheap Wine - Esce mercoledì 21 ottobre

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"MARY AND THE FAIRY", il nuovo album live dei Cheap Wine Esce mercoledì 21 ottobre Esce mercoledì 21 ottobre 2015  “MARY AND THE FAIRY"  il nuovo album live dei  Cheap Wine  (distribuzione IRD) che arriva ad un anno di distanza da  “Beggar Town”  (uscito nel 2014). Le canzoni di  “MARY AND THE FAIRY”  sono tratte da un concerto che i  Cheap Wine  hanno tenuto al Teatro Sperimentale di Pesaro, il 30 aprile 2015. Nessuno dei brani contenuti in  “MARY AND THE FAIRY”  appare sul disco dal vivo precedente, uscito nel 2010 ( “Stay Alive!” ). La band ha scelto alcune canzoni che fanno parte di album già da tempo esauriti e fuori catalogo e altre che, pur inserite in dischi recenti e ancora disponibili, dal vivo hanno un arrangiamento diverso rispetto alla versione dell’album di provenienza. In sostanza, la principale intenzione dei  Cheap Wine  è stata quella di inserire in una pubblicazione discografica ufficiale  8 canzoni  che continuano ad essere “pezzi” import

Mezzala – Irrequieto (The Prisoner Records/Believe Digital)

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Giunto al secondo album solista dopo una lunga carriera che parte dai tardi anni 90 con i Laghisecchi e, passando per il progetto Nome e soprattutto con i Numero 6, Michele “Mezzala” Bitossi ha messo a punto uno stile pop ben definito che seppure possa non essere catalogato alla voce “musica leggera”, per via dei testi sempre ricercati e poco appetibili per il grande pubblico, ha sempre mostrato grandi potenzialità che tuttavia, come ben esplica il cameo di Zibba nel brano “Chissà” che chiude questo nuovo disco, non gli ha dato quel successo su vasta scala che meriterebbe, lasciandolo particolarmente irrequieto. E così Mezzala con questa nuova raccolta di canzoni, lancia una sfida a se stesso e al mondo della canzone italiana, assestando, a mio avviso, un colpo da KO. Diciamo subito che “Irrequieto” è un disco perfetto dalla prima all’ultima canzone che spinge l’ascoltatore in un mondo all’apparenza tanto retrò quanto moderno. L’idea di fondo dalla quale è partito Michele Bitos