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Visualizzazione dei post da gennaio, 2020

Giancarlo Frigieri intervista 29.01.2020

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  Ai tempi in cui Sotterranei Pop era anche un programma radiofonico, gli appuntamenti con Giancarlo Frigieri per parlare di ogni suo nuovo disco erano fissi ed estremamente godibili da realizzare. Oggi che ci ritroviamo a realizzare una chiacchierata attraverso una chat social, la sostanza non cambia di molto, perché “I ferri del mestiere” (New Model Label, 2019)  (quì trovate la recensione) ci consegna un cantautore in splendida forma e con tante cose interessanti da dire. Buonasera Giancarlo, è sempre un piacere ritrovarsi a parlare di un tuo disco nuovo. “Il piacere, come si dice, è tutto mio”. "I ferri del mestiere" è un disco che hai suonato quasi in solitario, ce ne spieghi la genesi e come sei arrivato a scegliere questa formula? Io ho pensato che sia figlio anche della tua esperienza live di questi anni condotta quasi in solitario. “Volevo fare un disco come fosse il prodotto di una band, ma volevo farlo da solo perché così suonava come dicevo io. A parte la

Giancarlo Frigieri - I Ferri Del Mestiere (New Model Label, 2019) Recensione

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Anche il 2019 ci ha lasciati ottimi dischi “italiani” in quella che è il nostro campo d’interesse, vale a dire il rock in tutte le sue variazioni. I Ferri del Mestiere decima prova discografica in solo, o quasi, di Giancarlo Frigieri , visto che tra gli album a suo nome in questi tredici anni di post avventura nei Joe Leaman , spicca anche il mini in collaborazione con i Mosquitos, si inserisce e, forse meglio di ogni altro, definisce i contorni del cantautorato rock italiano, che rappresenta l’altra faccia della medaglia di quella tradizione italica che alcuni (Brunori Sas, Motta, Benvegnù) virano nella tradizione più classica seppur attualizzata ai giorni nostri, con conseguente ampia visibilità, ed altri come il Nostro o Marco Sanchioni , Edoardo Cerea, Davide Tosches, mediano questa tradizione   con i linguaggi più o meno marcati dei suoni di derivazione anglosassone. Come accaduto per “ Faces ” dei Cheap Wine , anche “I ferri del mestiere” sorprende per come appaia essere

PLAYLIST 2019

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Come consuetudine ad ogni inizio di anno pubblichiamo la playlist degli album più ascoltati ed apprezzati da questo blog del 2019 in ordine di gradimento. 1.       Cheap Wine – Faces 2.       The Dream Syndicate – These Times 3.       Bad Religion – Age of Unreason 4.       Bob Mould – Sunshine Rock 5.       Uzeda - Quocumque Jeceris Stabit 6.       Fontaines D.C. – Dogrel 7.       Giancarlo Frigieri – I Ferri del Mestiere 8.       DIIV – Deceiver 9.       Deniz Tek & The Godoys – Fast Freight 10.   No Strange – Mutter Der Erde 11.   Allah-Las – LAHS 12.   Big Thief - Two Hands 13.   Topical Fuck Storm - Braindrops 14.   GospelbeacH - Let It Burn 15.   Nick Cave & The Bad Seeds - Ghosteen (2019) 16.   Massimo Volume - Il Nuotatore 17.   The Backdoor Society - The Backdoor Society 18.   Marco Sanchioni – La Pace Elettrica 19.   Julie’s Haircut – The Silence Electric 20.   Bruce Springsteen - Western Stars 21.   Iggy Pop – Free 22.