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Recensione – Radioactivity – Time Won’t Bring Me Down (Wild Honey, 2025)

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  Cosa sarebbe il mondo del rock senza le etichette indipendenti? Sicuramente un posto diverso dove ci saremmo persi tante band e dischi degni di nota di cui non avremmo conosciuto l’esistenza. Proprio nelle piccole label sparse in giro per il mondo, messe in piedi con pochi mezzi e tanta passione, sono nati e cresciuti fior di musicisti che in più di mezzo secolo alimentano il sacro fuoco del rock’n’roll, accanto ai colossi cui spesso e volentieri hanno fornito gli spunti sulle nuove correnti da seguire. Faccio questa premessa per mettere in risalto ancora una volta il meritorio lavoro di produzione che una label indipendente italiana come la Wild Honey Records porta avanti da anni, incurante delle mode, tenendo presente un solo dogma: la qualità della musica proposta ad ogni nuova uscita, proprio quello che possiamo riscontrare in questa sua ultima produzione: Time Won’t Bring Me Down dei Radioactivity. Il merito della label spezzina, con un piede a Bergamo, stavolta è rappre...

Recensione - The Prize - In The Red (English version)

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Australia continues to churn out noteworthy records and bands, and for those of us who follow that scene closely, not a day goes by without discovering yet another name to keep an eye on. This is the case with the debut album by The Prize, who hail from Melbourne and confirm with In The Red the promise they showed with their EP Wrong Side Of Town (Anti Fade 2022), the single First Sight (2023) and last year's split EP with The Unknowns. Formed in early 2021, the quintet consists of Joseph Imfeld on guitar, Austin Haire on guitar and Jack Kong on bass, replaced after the recording of the album by Ethan Stahl (former member of British band Chubby And The Gang), and completed by two lead singers, mainly shared between guitarist Carey Paterson and drummer Nadine Muller, daughter of Dean Muller, himself a drummer first in Voodoo Lust and then in the legendary punk band Cosmic Psychos, one of the bands that graced the Aussie rock scene in its golden age in the mid-1980s. With three guita...

Recensione – The Prize – In The Red (Anti Fade Records/Goner Records, 2025)

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  L’Australia continua a sfornare dischi e band degne di nota e per chi come noi tiene in particolare considerazione quella scena, non passa giorno che non si scopra l’ennesimo nome su cui puntare. È questo il caso del disco d’esordio dei The Prize che arrivano da Melbourne a confermare con In The Red quanto di buono avevano lasciato intravedere con l’Ep Wrong Side Of Town (Anti Fade 2022) e il singolo First Sight (2023) e lo split Ep condiviso con  The Unknowns dello scorso anno. Formatosi all’inizio del 2021 il quintetto composto da Joseph Imfeld alla chitarra, Austin Haire alla chitarra e Jack Kong al basso, sostituito dopo la registrazione dell’album da Ethan Stahl (ex membro della band britannica Chubby And The Gang), è completato dalle due voci soliste condivise principalmente tra il chitarrista Carey Paterson e la batterista Nadine Muller , figlia di Dean Muller, a sua volta batterista dapprima nei Voodoo Lust e poi nella mitica punk band dei Cosmic Psychos , u...

Recensione film Springsteen: Deliver Me From Nowhere

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  È uno dei film più importanti dell’anno, perlomeno per noi appassionati di musica, e lo dimostra il grande battage pubblicitario che lo sostiene dal giorno della sua uscita, con un Bruce Springsteen impegnato in prima persona a sostenere l’opera che il regista e sceneggiatore Scott Cooper ha tratto dall’omonimo libro (magnifico) scritto da Warren Zanes , un tempo chitarrista dei bostoniani The Del Fuegos ed oggi accademico e scrittore di curatissimi saggi biografici su artisti come Jimmie Rodgers e Tom Petty. Il merito di Scott Cooper nel realizzare Liberami dal nulla (questo il titolo italiano) è stato quello di mantenersi abbastanza fedelmente al libro di Zanes, con qualche licenza hollywoodiana, come la storia d'amore superficiale con Faye, interpretata da Odessa Young , che nulla aggiunge alla storia raccontata e forse aggiunta su suggerimento dello stesso Springsteen, che ha supervisionato la realizzazione del film e che con questo “surplus” ha voluto rappresentare i suo...

Recensione - The Saints - Long March Through the Jazz Age (Fire Records, 2025)

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  Il 28 novembre 2025, la Fire Records pubblicherà Long March Through the Jazz Age , l'ultimo lavoro discografico del compianto Chris Bailey e dei The Saints , in coincidenza con quello che sarebbe stato il 69° compleanno di Bailey. È un commovente addio, una testimonianza di un artista instancabile e senza compromessi che ha sempre guardato avanti, uno dei più grandi parolieri e iconoclasti del rock. Rileggere il nome dei The Saints in relazione ad una nuova uscita discografica non può che far palpitare i cuori non solo degli appassionati dell’Aussierock della prima ora, ma anche di quanti hanno apprezzato il suono di una band che ha saputo percorrere le strade del rock affrancandosi ben presto dall’etichetta di prime movers del punk, grazie ad un songwriting di grande qualità che Bailey, nel corso del tempo, portò a trasformare i Saints in un veicolo musicale più ampio che incorporava elementi di rock, folk e blues. Album come A Little Madness to Be Free (1984), All Fools ...

Review - Names - Names (English version)

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The town of Rye, a seaside resort and paradise for kitesurfers, located on the Mornington Peninsula in the state of Victoria, Australia, appeared on my personal map of Australian rock with the explosion of Legless Records , founded by Stiff Richards bassist Arron Mawson, which released highly influential records by Cutters, Doe St., Split System and others, as well as Stiff Richards themselves, of course. These records are mostly associated with punk and its subgenres, which have left a very specific mark on the music produced in this town located in the traditional territory of the Boon wurrung (Bunurong) people of the Kulin nation. With some surprise, but perhaps not so much given how varied Australian rock is these days, I came across Names while browsing Bandcamp, attracted precisely by the city they come from. The Rye sextet has tenuous links with the world of Legless, perhaps only with Doe St., because it offers a mixture of psychedelia, alt-country and rock “n” roll in a sound ...

Recensione NAMES - Names (Autoproduzione, 2025)

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La cittadina di Rye, località balneare paradiso dei kitesurfisti, situata nella penisola di Mornington, nello Stato di Victoria, in Australia, è apparsa nella mia personale mappa del rock australiano, con l’esplosione della Legless Records fondata dal bassista degli Stiff Richards, Arron Mawson e che ha pubblicato dischi di grande spessore come quelli di cutters, Doe St., Split System e altri, oltre naturalmente a quelli degli stessi Stiff Richards. Dischi per lo più associabili al punk e suoi sottogeneri che hanno impresso un carattere ben specifico alla musica prodotta nella cittadina sita nel territorio tradizionale del popolo Boon wurrung ( Bunurong ) della nazione Kulin. Con un po’ di sorpresa, ma forse neanche tanto visto come è variegato il rock australiano dei giorni nostri, mi sono imbattuto navigando su Bandcamp nei Names, attratto proprio dal l a città di provenienza. Il sestetto di Rye ha labili punti di contatto con il mondo della Legless, forse solo con i Doe St., perché...