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Visualizzazione dei post da aprile, 2023

Died Pretty - Live (Citadel Records) - english version

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  Died Pretty was one of the best bands that characterised the golden age of Australian rock in the 1980s, where from the first obscure singles such as 'Out of the Unknow' and the torrid 'psycho' ride 'Mirror Blues' , or the decidedly more pop-oriented 'Stoneage Cinderella' , to the Ep 'Next To Nothing' , they laid the foundations for the masterpiece album 'Free Dirt ', which is rightly remembered as one of the most important records of those years. These early recordings gave rise to a cult following for the band of Brett Myers and Ron S. Peno , which was consolidated with other singles and albums such as "Lost" and "Every Brilliant Eye" , which did not reach the heights of the debut record, but which honed a highly qualitative sogwriting, which reached completeness in 1991 when "Doughboy Hollow" was released, which brought them to the attention of a wider audience, although it was not their best-selling

Emma Tricca – Aspirin Sun (Bella Union)

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Scritto per  Freakout Magazine  e pubblicato il 21/4/2023   Giunta al quarto album e fresca dell’ingresso nel di un’etichetta prestigiosa come la  Bella Union , la cantautrice  Emma Tricca  pubblica quello che ad oggi sembra essere la migliore raccolta di canzoni, uscita dal suo repertorio, per come sembra oggi avere trovato una nuova chiave di lettura per il suo songwriting di folk moderno. Seguito dell’ottimo “St. Peter” pubblicato nel 2018, “ Aspirin Sun ” è un disco ancor più personale dei precedenti, intriso del dolore per la morte del padre avvenuto pochi mesi dopo l’uscita del disco. Accanto a questo anche il lungo alienante periodo pandemico ha contribuito a dare un preciso taglio alla scrittura delle nuove canzoni, che sono state elaborate dapprima a New York e poi rifinite a Londra, dove la cantautrice di Chieti risiede, con il lavoro a distanza con i musicisti che l’accompagnano e che lei definisce la “mia famiglia”. Nomi di assoluto rilievo come quelli di  Steve Shelley  (S

Sleaford Mods – Uk Grim (Rough Trade)

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  Scritto per  Freakout Magazine  e pubblicato il 07/04/2023 Dopo l’acclamato  “Spare Ribs”  gli  Sleaford Mods  tornano ancora una volta a mettere in rima le storture della Gran Bretagna post “brexit” viste con l’occhio di una classe operaia sempre più in difficoltà e che riceve meno risposte da una classe dirigente sorda ad ascoltarne i suoi reali bisogni. E se il disco del 2021 era figlio dell’alienazione e dell’incompetenza della classe dirigente davanti ai problemi causati dalla pandemia, nel nuovo  “UK Grim”  Jason William e Andrew Fearn continuano a fare i conti con le cose che non vanno nel loro paese cercando di farsi portavoce di un popolo che non vuole rasseganrsi all’inadeguatezza di una classe politica travolta da scandali e scelte che non sono in linea con i bisogni della gente. Jason William  riempie il disco con le sue liriche sempre più violente e sarcastiche, mentre  Andrew Fearn  arricchisce il suono minimal electro-post-punk con diverse sfumature che arricchiscono l

Morlocks – Easy Listening For Underachiever/Play Chess (GoDown records/Improved Sequence)

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 Scritto per  Freakout Magazine  e pubblicato il 03/04/2023 Quando negli oramai lontani anni ottanta, il rock meno mainstream si differenziava in mille rivoli differenti tanto diversi quanto egualmente eccitanti, nonostante la non facile reperibilità di dischi e notizie, rendeva estremamente godibile la scoperta di “scene” ricche di tesori da cercare e fare propri. Dall’Hardcore-Punk, al Paisley Underground, dall’Aussie-Rock al Garage revival passando per New-Wave e Post-Punk, era tutto un fiorire di band e dischi di assoluto valore, ma che molto spesso restavano celati nell’ombra. E se non si fosse avuto fiuto e capacità di sapere cogliere i giusti suggerimenti che venivano dalle riviste musicali, avrebbero rischiato di essere perduti per sempre. In particolar modo la scena Garage era permeata di personaggi tanto carismatici quanto perfetti  born losers  capaci di tirare fuori piccoli capolavori per poi perdersi nel giro di pochissimo tempo nei meandri dell’autodistruzione tipiche del

Fake Names – Expendables (Epitaph Records)

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   Scritto per  Freakout Magazine  e pubblicato il 22/3/2023 I Fake Names sono un supergruppo composto da numerose leggende dell’hardcore come  Brian Baker  (Minor Threat/Dag Nasty/Bad Religion),  Michael Hampton  (S.O.A./Embrace),  Dennis Lyxzén  (Refused/The [International] Noise Conspiracy),  Johnny Temple  (Girls Against Boys/Soulside) e  Brendan Canty  (Fugazi/Rites of Spring). La band si è formata nel 2016 e dopo avere pubblicato un album (2020) ed EP (2021) entrambi eponimi, si riaffacciano sul mercato con questo nuovo disco. “ Expendables ” suona leggermente diverso rispetto ai precedenti lavori, mettendo parzialmente da parte l’anima punk, per esplorare territori musicali decisamente lontani dalla furia hardcore con i quali i cinque si sono affermati in anni di gioventù. Sin dal brano d’apertura “ Targets ” il suono è decisamente più connotabile in ambito power-pop, cosa che ricorrerà anche in altri episodi dell’album per mettere maggiormente in evidenza quella che è l’anima d

Ossi - Ossi LP (Snowdonia)

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 Scritto per Freakout Magazine e pubblicato il 15/3/2023 Uscito sul finire dello scorso, l’esordio omonimo di Ossi si è segnalato come una delle opere discografiche più interessanti prodotte nella scena italiana.
Pur essendo un nome apparso solo al momento della pubblicazione dell’album, edito solo in vinile ed in versione digitale, Ossi è un side project di Vittorio Nistri e Simone Tilli che da tempo animano la Deadburger Factory con ben cinque album tra elettronica e avant-rock pubblicati sino ad ora. 
Per questo nuovo lavoro in cui il duo di musicisti toscani ha sviluppato una via moderna al garage rock, virata in chiave psichedelica, sono stati chiamati a collaborare nomi di spessore della scena italiana come sono quelli di Dome La Muerte (Not Moving), Andrea Appino (Zen Circus) e Bruno Dorella (Ovo/Bachi Da Pietra/Ronin), oltre al fido Carlo Sciannameo, presente in tre brani a curare le parti di basso, e a Roberto Pieralli (Mojo Blues Band) che ha suonato le parti di armonica.
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Algiers – Shook (Matador Records)

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  Scritto per  Freakout Magazine  e pubblicato il 10/3/2023 In quest’epoca in cui la musica troppo spesso è utilizzata come un sottofondo che accompagni il trascorrere del tempo piuttosto che scandirne e determinarne il senso dello stesso, affrontare un album complesso e carico di suoni e parole dal forte significato politico com’è questo quarto album degli  Algiers , può risultare duro da cogliere nella sua essenza, quanto difficile da assimilare se ci si lascia fuorviare dalla lunga tracklist composta da ben 17 brani per quasi un’ora di rock totale. Si perché “ Shook ” è un disco che cristallizza quello che il rock dei giorni nostri dovrebbe essere: una sintesi di tutto quello che questo genere musicale ha raccontato sino ad oggi, ogni qualvolta è stato capace di legare i linguaggi della black music delle origini, riletta con gli occhi e le sensibilità dei giovani bianchi, per poi essere riportata alle origini con la sensibilità dei ragazzi neri che hanno saputo riconquistare la scen

dEUS – How To Replace It (Pias)

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  Scritto per  Freakout Magazine  e pubblicato il 24/3/2023 Dopo una lunga pausa discografica (10 anni) ritornano i  dEUS  rinnovati nella formazione e pronti a ribadire il loro ruolo da protagonisti nella scena rock europea, dove si erano affermati, grazie a dischi di valore assoluto come “Worst Case Scenario” (1994), “In A Bar, Under The Sea” e “The Ideal Crash” (1999) che hanno imposto il nome di  Tom Barman , come quello di uno degli autori più brillanti emersi negli anni novanta. Nonostante il lungo periodo di inattività, dedicato a qualche progetto solista ed alla riedizione degli album di maggiore successo, Barman e  Klaas Janzoons , unici superstiti della formazione iniziale, hanno rispolverato la sigla dEUS per continuare il percorso da dove lo avevano lasciato con “Following Sea” (2012). Quello che troviamo nel nuovo album “ How To Replace It ” è qualcosa di familiare ma che suona anche come nuovo, fedele a quella filosofia espressa bene da Tom Barman, nella cartella stampa d

Yo La Tengo – This Stupid World (Matador)

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 Scritto per  Freakout Magazine  e pubblicato il 20/2/2023 Se c’è una band che meglio di chiunque altra possa essere presa a fare da esempio su cosa è stato l’alternative rock degli ultimi 40 anni, questi sono sicuramente gli  Yo La Tengo  di  Ira Kaplan, Georgia Hubley  e  James McNew , perché nessuno meglio di loro ha saputo travalicare ogni genere o movimento: dallo slowcore al post-rock, dal noise al college rock, passando per il lo-fi ed il post-punk, sintetizzandolo in ben diciasette album dei quali questo “ This Stupid World ” può essere considerato la summa migliore che si potesse fare dopo una carriera consolidata nella fama di culto che hanno raccolto in tutto questo tempo. Questo perché il trio di Hoboken, non ha mai raggiunto una fama estesa, tanto da riuscire a restare un tesoro nascosto al grande pubblico, ma con un seguito fedele e consolidato che non mancherà di godere di questa nuova raccolta di canzoni. La prima novità che riguarda “This Stupid World” è quella di esse

Dead Cat In A Bag – We’ve Been Through (Gusstaff)

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 Scritto per  Freakout Magazine  e pubblicato il 15/2/2023 Da poche settimane ristampato anche in versione vinile, il quarto album dei torinesi  Dead Cat In A Bag  rappresenta in maniera eccellente quello che è diventato oggi il Rock, vale a dire la nostra “musica classica” cioè quella forma di espressione artistica che si rinnova senza potersi più innovare, dato che il linguaggio può essere solo re-interpretato in mille modi diversi. Questo è quello che fanno  Luca Swanz Andriolo ,  Scardanelli  e  Andrea Bertola , nel loro progetto musicale aperto come sempre alla compartecipazione di musicisti di diversa estrazione, chiamati ad arricchire ogni singolo disco, a seconda delle esigenze maturate in fase di composizione. “ We’ve Been Through ” è un lavoro di ampio respiro cinematografico, come sempre intriso nei testi, di forti tinte malinconiche che molto bene si sposano con le tematiche musicali di un disco che potremmo definire di genere “americana” dove folk e rock si mescolano con i

Circa Waves – Never Going Under (Lower Third)

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  Scritto per Freakout Magazine e pubblicato il 13/02/2023 Giunti al quinto album i  Circa Waves  continuano a rappresentare un certo suono tipicamente inglese capace di fondere elctro pop e indie rock da classifica, capaci come sono di scrivere canzoni accattivanti da cantare a squarciagola soprattutto nei festival estivi che li vedono protagonisti in pianta stabile da quando esordirono con un buon disco come “Young Chasers”. Rispetto a dieci anni fa la formula non sembra essere cambiata più di tanto, anche perché, visto che funziona, ha portato risultati ragguardevoli in termini di fama e dischi venduti. Così anche questo “ Never Going Under ” risulta essere perfetto per essere suonato nelle radio e sui palchi di ogni parte del mondo, come dimostra la lunga lista di date del tour mondiale che parte nei prossimi giorni dalla Germania per poi toccare, oltre ad alcuni paesi europei, Messico, Stati Uniti e Australia, per poi affrontare i palchi di casa in Inghilterra. Nonostante la legg