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Visualizzazione dei post da aprile, 2015

Recensione - Bobby Soul - L'Insostenibile Leggerezza del Funk" (Riserva Sonora)

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Ogni volta che arriva tra le mie mani un nuovo disco di Bobby Soul mi rallegro. Nonostante il funk non sia tra i miei generi preferiti, so per certo che dietro quello che andrò ad ascoltare c’è una cura quasi maniacale, per far rendere al meglio suoni, parole, sentimenti, colori intrisi di una passione unica. Cose che dovremmo riscontrare in ogni disco che si va ad ascoltare anche se non sempre capita. Dai tempi de Le Voci Atroci e Sensasciou , passando per i Blindosbarra , le produzioni del ragionier De Benedetti a.k.a. Bobby Soul mi hanno sempre colpito favorevolmente ma forse mai come nel caso de L’insostenibile Leggerezza del Funk da poco pubblicato. Il nuovo lavoro di Bobby Soul & Blind Bonobos mette in mostra un artista maturo che non ha nessuna paura di mettersi a confronto sia con la materia che mastica meglio (il funk) che con aspetti ed atmosfere per certi versi “nuovi” (il jazz e la canzone d’autore) per come sono stati affrontati in dosi massicce come non mai. Il

Recensione libro Le Radici Della Rabbia (Red Star Press)

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Presentato al Nero Macchiato di Cosenza lo scorso 24 aprile il volume “Le Radici Della Rabbia” scritto da Federica Paradiso ed edito dalla Red Star Press. L’agile volume composto di poco più di ottanta pagine è arricchito da un’appendice fotografica curata da Federico “Fritz” Barile che attraverso il suo sito www.sonicreducer.it  mantiene viva la memoria dell’esperienza punk e della cultura delle  auto produzioni  realizzate in Italia a partire dagli anni settanta. L’intento dell’autrice è quello di scandagliare la sottocultura skinhead riportando al centro dell’attenzione i valori dell’antifascismo e dell’antirazzismo di cui è permeata, ma che certo ben pensare mainstream ha troppo spesso travisato, associando il movimento tutto ai pochi esempi di simpatie destrorse. Per fare ciò la Paradiso ha introdotto nella sua analisi alcuni elementi tipicamente italiani come i valori dell’antifascismo che in Inghilterra, specie ad opera del National Front, venivano rinnegati per dare al mov

“SCENDI GIÙ” DI MANNARINO È IL BRANO VINCITORE DEL PREMIO AMNESTY INTERNATIONAL ITALIA 2015

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“SCENDI GIÙ” DI MANNARINO È IL BRANO VINCITORE DEL PREMIO AMNESTY INTERNATIONAL ITALIA 2015 “Scendi giù” del cantautore Mannarino è il brano vincitore della tredicesima edizione del Premio Amnesty International Italia, indetto nel 2003 da Amnesty International Italia e dall’associazione culturale Voci per la Libertà per premiare il migliore brano sui diritti umani pubblicato nel corso dell’anno precedente. La premiazione avrà luogo sul palco di Rosolina Mare (Rovigo) domenica 19 luglio, nel corso della serata finale della XVIII edizione di Voci per la Libertà - Una Canzone per Amnesty , festival che inizierà il 16 luglio e proporrà anche il concorso dedicato agli emergenti, il cui bando rimane aperto fino al 15 maggio insieme a quello per il migliore cortometraggio sui diritti umani (per dettagli e aggiornamenti: www.vociperlaliberta.it ). Informato del premio, Alessandro Mannarino ha dichiarato: “Sono davvero onorato che 'Scendi giù' abbia ricevuto questo riconoscimento.

Recensione The Classmates – s/t (Area Pirata)

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Disco d’esordio per questo trio proveniente da Bologna che si muove sui territori del garage punk. Un disco che scorre via veloce nelle sue undici pregevoli tracce, costruite senza fronzoli con l’intento di creare subito un clima da rock party. Aperto da “This Society” brano di deriva scandinava, con una bella chitarra killer, l’album prosegue con una bella “Cheatin’ Soul” destinata a diventare uno degli anthem del gruppo. La successiva “No Direction” mette in risalto il cantato adolescenziale e richiama alla mente mostri sacri come i Buzzcocks. Il disco poi prosegue con un po’ meno vigore con due ottime ballad quali “When Sun Sets Down” e “Your Time Is Gone” per poi riprendere a correre su territori più punk con i brani successivi. La sensazione, ascolto dopo ascolto, è quella di trovarsi davanti ad un disco godibilissimo per la sua freschezza e leggerezza. Ogni brano presenta una sua peculiarità e seppure il suono possa sembrare un po’ derivativo, questo non deve influenzare

Recensione The Empire Strikes – 1983 (Area Pirata)

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L’ultima produzione della mai troppo osannata Area Pirata Records, volge il suo sguardo all’estero pubblicando il primo album del gruppo finlandese The Empire Strikes che arriva dopo due Ep omonimi pubblicati nel 2012 e 2014. Il quartetto di Helsinki come da buona tradizione, si pone sulla scia delle migliori Hi-Energy R’n’R   band che hanno fatto la storia del rock scandinavo “1983” nei suoi nove brani mostra una band perfettamente a suo agio con l’energia sprigionata dal rock più stradaiolo. La partenza al fulmicotone di “Black ‘n White TV” assesta all’ascoltatore il primo colpo da KO e rimanda chiaramente agli Hellacopters , influenza che torna a chiare lettere in più di un episodio come “Magic Man” e “Pawn” . Un altro mostro sacro come i Nomads fa capolino nelle influenze in brani come “ Thunder” e “Shame on Me” ma senza mai sembrare troppo derivativi. Anche perché trattandosi di rock stradaiolo le “similitudini” possono essere trovate in ogni singola nota, con decine di ban

Recensione Out of Time - Stories We Can Tell & More (Area Pirata)

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Chi ha vissuto da protagonista la scena rock italiana degli anni ’80, non importa se musicista, discografico giornalista o semplice ascoltatore, ricorderà molto bene il senso di comunità che si respirava in quegli anni e che portava tutti indistintamente a sostenere ogni vagito musicale che veniva alla ribalta e che dava la sensazione che anche da noi, provincia dell’impero, si poteva sostenere una “scena underground” come stava accadendo negli Stati Uniti così come in Inghilterra oppure in Francia e Australia. Erano gli anni del garage revival, del post punk e del paisley underground, ed in ogni angolo del mondo nelle cantine si agitavano schiere di giovani band che cercavano di attualizzare il passato. Era facile che anche da punti remoti della provincia italiana potessero spuntare grandi band che non avevano nulla da invidiare ad analoghe formazioni che nascevano in quegli anni e che avrebbero raccolto successi in ogni parte del mondo (R.E.M., Dream Syndacate, Long Riders, Di

Timing The Tiger Live report - Cosenza Teatro Morelli 15.04.2015

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Una serata davvero speciale si è rivelata essere l'ultimo appuntamento in ordine di tempo proposto dalla rassegna "More" , andata in scena mercoledì 15 aprile al teatro Morelli di Cosenza. Sotto il titolo di "Timing the Tiger" si sono riuniti alcuni dei più talentuosi musicisti cosentini, capitanati dal giornalista e critico musicale, Gianluca Veltri , che ha pensato bene di fare il salto della barricata con questo intenso omaggio alla musica ed al songwriting di Joni Mitchell . Un progetto ambizioso e per nulla facile, portato in scena con la devozione ed il rispetto del fan, che nasce dalla rassegna di contaminazioni musicali, "Sveltine" ideata e organizzata da Mirko Onofrio leader dei Red Basica e membro della Brunori Sas , che insieme a Veltri ha messo in piedi una sorta di All Stars Band, comprendente Maura Monteforte (voce), Giuseppe Sergi (Red Basica) al basso, Stefano Amato (Red Basica/Brunori Sas) violoncello e synth, con i featu

Presentazione della compilation Calabrians City Rockers vol. 1

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Doveva essere un pomeriggio di festa quello del lancio della compilation Calabrians City Rockers vol. 1 e le premesse c’erano tutte, per questo progetto volto a dare uno sguardo sullo “stato dell’arte” della musica prodotta in Calabria. Ma la notizia della scomparsa, dopo una lunga malattia, del collega ed amico Stefano Cuzzocrea , ha lasciato sgomenti tutti i presenti che avevano avuto modo di apprezzare le sue qualità di fine conoscitore della musica, lo spirito critico sempre equilibrato e volto a sostenere tanti progetti nati in terra di Calabria. I volti attoniti dei tanti musicisti presenti, tra i quali anche la superstar Dario Brunori , presente per dare sostegno all’iniziativa, la dicevano lunga sul vuoto affettivo che lascia Stefano, e tornare a parlare di musica è sembrato molto duro ma anche necessario per iniziare a mantenere viva la memoria. Così è toccato a Francesco Cangemi, responsabile della comunicazione dell’iniziativa, introdurre i lavori con una dedica ed un ricor

Verdena Live Report Teatro Auditorium Unical 31.03.2015

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I Verdena sul palco del T.A.U.   Sin da quando era stata fissata l’unica data calabrese del nuovo tour dei Verdena , le previsioni di un sicuro sold out del Teatro Auditorium Unical, era facili di farsi e sulle quali inutile scommettere. D’altronde l’attesa e gli ottimi riscontri ottenuti dal nuovo album “Endkadenz vol. 1” erano il termometro giusto valutato da Archimedia e CAMS per aggiungere un altro tassello al meritorio successo che la loro stagione sta ottenendo,   frutto di una ben calibrata proposta culturale che miscela musica e teatro con l’occhio sempre rivolto alla qualità. Un po’ come i Verdena che dagli esordi del 1999 ad oggi hanno saputo conquistare un crescente successo di pubblico senza mai sacrificarlo allo svilimento di una proposta musicale che propone un solido impianto rock variegato nell’ambito stoner - psichedelico, sostenuto da un impianto lirico che riesce bene ad entrare in sintonia con le folle di giovanissimi fan che li seguono. L’attesa ha portat