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Visualizzazione dei post da maggio, 2020

Maximilian D - Omonimo (Mania Records/Fast Lap Records, 2019)

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Maximilian D continua imperterrito il suo percorso artistico, pubblicando dischi non con una cadenza regolare, ma solo quanto ne sente l’effettiva urgenza artistica. Lontani anni luce oramai i gloriosi anni che lo hanno visto protagonista della scena Hardcore-Punk con i NIA Punk x, tra i primi a portare alla ribalta nazionale la scena rock cosentina, e di cui recentemente è stata ristampata su cd da Area Pirata una raccolta esaustiva di tutto il loro repertorio, Massimiliano Muoio prosegue il suo cammino alla ricerca delle radici country blues di cui è intrisa la storia del rock. Un po’ come hanno fatto alcuni mostri sacri del punk californiano per i loro album solisti, e cito non a caso i nomi di Mike Ness dei Social Distortion e Greg Graffin dei Bad Religion , così anche Maximilian D continua a produrre musica ispirata a Johnny Cash , che gli diede lo spunto anni addietro per il suo percorso artistico attuale, pubblicando nel 2006 un album tributo dal titolo quanto mai esplicat

Artisti Vari - GDHC - Last White X-Mas - Pisa 1983 (Area Pirata, 2020)

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Le ristampe sono oramai diventate un vero e proprio filone nel quale le case discografiche si sono gettate a capofitto per recuperare un po’ del terreno perduto con l’avvento dell’era digitale e dello streaming. Ma se quando si parla di grandi labels e nomi che hanno sempre viaggiato sui grandi dati vendita, si può parlare di speculazione vera e propria, visto che si continua a sfruttare il catalogo delle galline dalle uova d’oro, non si può dire lo stesso quando a togliere la polvere dal passato, sono le piccole etichette che, mosse da sincera passione, tolgono dall’oblio dei veri e proprio documenti storici come nel caso di "Last White Christmas" .  Sin dalle sue prime pubblicazioni Area Pirata ha sempre alternato ristampe di materiale d’epoca accanto a nuove produzioni, spaziando dal punk alla psichedelia, dal garage al beat, tenendo sempre alta la qualità delle sue uscite, come in quest’occasione. È il 4 dicembre del 1983, quando il Gran Ducato Hard Core organizza un co

Rosalba Guastella - My Little Songs (Rubber Soul Records, 2020)

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Dopo avere collaborato con i No Strange soprattutto in qualità di vocalist, Rosalba Guastella ha deciso di intraprendere la carriera solista realizzando, dopo un lungo periodo di gestazione durato circa due anni, questo “My Little Songs” che inaugura anche il catalogo della Rubber Soul Records , diretta emanazione dell’omonimo negozio di dischi torinese. Nelle dodici canzoni del disco, 13 nella versione cd, Rosalba Guastella esplora ancora i territori familiari della psichedelia ma attraversati prevalentemente in chiave folk blues. Il disco infatti viaggia sulle atmosfere prevalentemente acustiche che arricchiscono di un sapore intimo le storie raccontate che rimandano ai vari aspetti che ci fanno scommettere siano il frutto di un viaggio interiore volto alla manifestazione del suo io interiore. “My Little Songs” è suddiviso quasi filologicamente sui registri che impreziosiscono le canzoni. Il lato A è marcatamente più blues, a volte scarno come nell’intro iniziale e nella succes

Il Senato - Zibaldone (Rubber Soul, 2020)

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Certi dischi sono così, arrivano sul tuo giradischi alle volte un po’ per caso, altre volte per scelta consapevole o perché, come in questo caso, devono darti delle conferme a quanto promesso da un singolo di un po’ di tempo fa, acquistato più che altro perché i nomi dei musicisti coinvolti sono sinonimo di garanzia ad incontrare il favore del proprio gusto personale.  Così circa tre anni dopo il singolo di debutto, Il Senato si presenta con Zibaldone a dare un senso più compiuto all’incontro tra tre Sick Ros e (Luca Re, Alberto Fratucelli e Roberto Bovolenta) il bassista e produttore, anche di questo disco, Andy Lewis (Paul Weller) e la cantante Fay Hallam , già con Prime Movers e Makin’ Time ed oggi apprezzata solista. Il risultato, come era facilmente prevedibile, è quello di un disco particolarmente riuscito che mescola tutto il meglio delle atmosfere sixties: dal garage al northen soul, passando per il beat nella sua colorazione più italiana, mettendo insieme brani cantati in i

La Musica al tempo del Covid-19 (3) Intervista a Luigi Palumbo (Sonatine Dischi)

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Lugi Palumbo davanti al Muro della Passione Giunti al terzo appuntamento di questa serie d’interviste dedicate alla musica ai tempi del COVID-19, oggi incontriamo Luigi Palumbo titolare del negozio Sonatine Dischi di Cosenza, specializzato in vinile e che vende sia on line che attraverso, non un vero negozio fisico, ma una stanza di casa sua dove riceve la clientela cittadina più affezionata. Così dopo avere affrontato la situazione dal punto di vista di un’etichetta discografica con Franz Barcella della Wild Honey Records , e da quella di un musicista con Marco Diamantini dei Cheap Wine , oggi vediamo come l’emergenza sulla pandemia da Coronavirus, sta incidendo sul mercato discografico. Come ha inciso questo periodo di lockdown sulla tua attività? “Sono stati due mesi davvero difficili anche perché io per etica e rispetto dei lavoratori che si occupano di spedizioni ho chiuso anche il negozio online per gran parte del periodo. A tutto questo si aggiunge il fatto che il mio, come ora

The Strange Flowers - Songs For Imaginary Movies (Area Pirata Records, 2020)

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A cinque anni di distanza da “Pearls at Swine” , seppure inframmezzati dal doppio cd antologico “Best Things Are Yet To Come” che celebrava i trent’anni di carriera, gli Strange Flowers tornano con un nuovo album di canzoni originali (11 nella versione LP e 13 in quella cd) che lascerà più che soddisfatti quanti amano la neo-psichedelia in tutte le sue sfaccettature. Questo perché “Songs For Imaginary Movies” si presenta come uno dei vertici della discografia del gruppo pisano guidato dall’abile songwriting di Michele Marinò che in questo nuovo disco riesce, senza mai sembrare derivativo, a miscelare con sapienza i suoni cari a Syd Barrett, così come quelli messi in scena da nomi altrettanto altisonanti come quelli di Robin Hitchcock, Terdrop Explodes e magari poco conosciuti, ma altrettanto validi come quello degli Steppes. Sin dall’iniziale “Song Of The Jungle” caratterizzata da riffs di chitarra poco lineari, il disco mostra di avere gli attributi giusti spaziando da delicate

Golden Shower - Dildo Party (Area Pirata Records, 2020)

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A cinque anni di distanza dalla precedente uscita discografica, l’ottimo Ep “Gasolio” , i Golden Shower tornano più ispirati che mai con un album “Dildo Party” che come di consueto tritura garage, punk e rhythm ‘n’blues rilasciandone una mistura estremamente godibile di rock dal sapore sixties ma proiettato al futuro. Tanto politicamente scorretti e scanzonati nel titolo e nell’artwork dell’album, che fa addirittura arrossire il diavolo presente sul retro copertina e che, se vigesse da noi l’obbligatorietà dello sticker “Parental Advisor”, dovrebbe coprire tutto il front page del cd. Ma quello che conta in questo terzo album della band, ridefinita con cambio di formazione in questi anni di silenzio, è la qualità di queste tredici canzoni quanto mai variegate nelle quali si assapora il power pop ( “Things I Learned” ), il rock venato di blues ( “Love Parade” ), accenni di glam ( “Velvet Sky” ), spuzzate di rockabilly ( “King of The Lovers” ), tanto garage ( “Touch Me”, “Bread, Pork