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Visualizzazione dei post da ottobre, 2020

Samsa Dilemma - "Everyday Struggle" (2020)

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  Una delle storture del mondo musicale moderno è quello di fare un uso massiccio della musica “liquida” in sede di promozione, giustificata per ridurre i costi da parte delle case discografiche e degli artisti, ma anche per raggiungere più velocemente gli addetti ai lavori. Capita così che tanti dischi si perdano nei meandri delle caselle email, oppure nelle cartelle del download del pc, dove finiscono per giacervi per mesi se non perdersi del tutto quando c’è bisogno di fare spazio negli hard disc. Questo è quello che è successo nel caso di  “Everyday Struggle”  secondo disco dei Samsa Dilemma , progetto di Riccardo Pro (Disagio, Mahatma Transistor, Pugaciov Sulla Luna) e Daniel Sartori , che in questa occasione è stato allargato in forma di quartetto con l’ingresso del batterista Fabrizio Keller e del bassista Fausto Postinghel , cui sono state aggiunte  le ottime collaborazioni di Vanessa Cremaschi al violino, Chiara Morstabilini alla viola e Paolo Trettel al flicorno. Dopo

The Beatersband - Vol. Due (Autoprodotto/Area Pirata)

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  I The Beatersband arrivano dalla provincia di Livorno e sono un trio di recente formazione che nell’arco di appena due anni ha già pubblicato un album   ( Vol. 1 ), un Ep di canzoni natalizie ( Black Christmas ) ed un sette pollici in vinile ( Love Songs ) propedeutici alla pubblicazione di questo secondo album da poco pubblicato in co produzione con Area Pirata . la formula scelta dai tre musicisti è alquanto semplice ed efficace: rielaborare in chiave punk/garage alcuni classici della musica degli anni ’50 e ’60 secondo una formula abbastanza gradevole all’ascolto che induca l’ascoltatore a superare il preconcetto negativo sulle cover band, introducendo un pizzico di originalità in un genere musicale dove risulta davvero difficile proporre qualcosa di mai ascoltato prima d’ora. Nelle otto cover di questo “Vol. Due” , la novità è rappresentata     dalla scelta di pescare alcuni brani che possiamo definire classici della canzone italiana come “Pugni Chiusi” dei Ribelli , “Datemi u

Mad Dogs - "We Are Ready To Testify" (Go Down Records, 2020)

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S e vi chiedessi d’indicare un a regione italiana particolarmente votata al rock’n’roll, probabilmente in pochi di voi indicherebbero le Marche. Eppure nella regione adriatica sono nati progetti di grande spessore musicale come il combat rock della Gang  dei fratelli Severini , quello totale dei magnifici e mai troppo osannati Cheap Wine dei fratelli Diamantini e per non andare troppo lontano nel tempo basta ricordare altri due nomi più ( Boohoos ) o meno conosciuti ( Loose ), che negli anni ottanta, i primi, e nei novanta i secondi, hanno dato lustro al garage di derivazione detroitiana con alterne fortune. In quest’ultimo decennio è emerso un altro nome che ha preso in mano lo scettro dell’hi-energy rock’n’roll e mantiene alto il vessillo del proto punk in maniera assolutamente genuina: i Mad Dogs di San Severino Marche. Benché attivi dal 2009 e dopo avere pubblicato un primo disco cantato in italiano, la band ha subito una significativa trasformazione assestandosi, dopo alcuni

The Ghiblis- Domino (Area Pirata, 2020)

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  Il secondo album dei piacentini The Ghiblis definisce, ove possibile, la loro cifra stilistica di estrema nicchia. Presentarsi infatti con un album interamente strumentale, non può che riscuotere successo soltanto tra chi ama il genere proposto, vale a dire un mix vibrante si surf music, lounge, twist e amore per le colonne sonore dei B-movie anni settanta italiani, riportate in auge da Quentin Tarantino nei suoi film più celebrati. “Domino” parte con un brano manifesto quale può definirsi “La Nana” : un misto di surf e swing che richiama la mente alle atmosfere degli anni sessanta, vissute nei locali alla moda delle più rinomate località turistiche italiane. Un po’ di influenze rock’n’roll fanno capolino nella successiva “La danza del toro” , mentre la title-track richiama alle colonne sonore citate in precedenza. In questo trittico iniziale di canzoni troviamo tutto il potenziale del quartetto, dominato dal suono del sax, che viene poi replicato nei brani successivi, a volte più