Recensione - Delivery - Force Majeure (Heavenly Records, 2025)
La storia si ripete ciclicamente e così come è accaduto nelle varie fasi in cui il rock australiano ha avuto un’esposizione mediatica internazionale più vasta, alcuni gruppi ottengono un risalto maggiore rispetto ad altri, non tanto per la qualità musicale proposta, quanto per la fruibilità che riescono a dare alle loro canzoni, in termini di richiamo per il pubblico mainstream. L’ultimo caso in ordine di tempo è quello dei Delivery che hanno pubblicato nel 2022 “Forever Giving Handshakes” un ottimo disco d’esordio che non solo ha ricevuto le attenzioni di un nome importante del gotha mondiale del rock, Henry Rollins (che lo ha fatto ascoltare nel suo show su KCRW), che ha spinto, insieme all’attenzione ricevuta dai media britannici, in alto il loro nome tanto da fargli intraprendere nel biennio successivo ben quattro tour mondiali, cosa assolutamente non facile per un gruppo indipendente nato per tenersi in esercizio durante il lockdown causato dalla pandemia del Covid-19.
I Delivery, sono una band di cinque elementi di Melbourne
che si caratterizza per l’uso variegato delle voci, infatti quattro dei cinque
membri cantano a turno le canzoni oltre a contribuire tutti alla loro stesura. Il
nucleo centrale della band ruota intorno alla coppia formata da James Lynch
e Rebecca Allan con il primo che ha fatto parte di gruppi come Mentre
Lynch aveva fatto parte di gruppi come The Vacant Smiles e Kosmetika e la
seconda che aveva suonato in Gutter Girls e Blonde Revolver, mentre il resto
della band conta oggi Liam Kenny alla batteria, Scarlett Maloney
e Jordan Oakley alla chitarra e alla voce, non presenti nelle
registrazioni dei primi lavori, membri attivi della formazione che si è esibita
nei concerti. L’idea principale era quella di creare un gruppo che suonasse punk
di quanto Lynch fosse abituato e meno punk dei trascorsi della Allan. Un mix
che è stato realizzato in maniera accurata tanto da venire apprezzato sia in
patria che in Europa.
Dopo i riconoscimenti ottenuti dalle prime prove
discografiche è arrivata la firma per la Heavenly Records che pubblica il nuovo
album Force Majeure chiamato a confermare quanto di buono proposto sino
ad ora. Il nuovo disco contiene 12 brani con atmosfere postpunk, con accenni
wave, che vanno dritti al loro obiettivo senza pause o inutili interruzioni. Non
è mai caotico o disordinato, ma suona teso, solido e intenso.
Fin dall'esplosione iniziale di “Digging The Hole”, è chiaro
che il quintetto lascia la sottigliezza alla porta, mettono in rapida
successione una serie di brani dal piglio allegro nell’incedere musicale con
testi che analizzano con ironia e un pizzico di cinismo la follia e la
monotonia della vita quotidiana. Per questo le prime critiche hanno tirato in
ballo similitudini con gruppi come Parquet Courts, colossi come Gang Of Four e
The Wire, ma come sempre ciascun ascoltatore può ritrovare similitudini diverse
in ogni brano ascoltato.
Ad esempio in “The New Alphabet”, brano che smorza un po’ la
tensione e i ritmi del disco, gli echi evidenti rimandano sia ai Feelies che ai
maestri Television, sono più che evidenti. In “Deadlines”, la band affronta gli
effetti schiaccianti della vita d'ufficio e l'abitudine fin troppo familiare di
vivere per il fine settimana. Sebbene questi temi possano sembrare deprimenti,
i Delivery li trasformano in stompers da sballo che durano solo tre minuti.
La new wave esce in maniera decisa nel brano “What Else?”,
una canzone che parla di perdita della fede e della pazienza tutta sostenuti su
synth, drum machine e linee di basso che erano più presenti nel disco
precedente, mentre oggi tutto il suono è essenzialmente chitarristico. Man mano
che l’ascolto di Force Majeure prosegue, si ha la netta sensazione di un gruppo
in crescita e consapevole del ruolo che sta assumendo.
Altri brani da segnalare sono “Only A Fool” che rappresenta
un momento fondamentale dell'album, per come cattura l'energia collaborativa e
lo spirito avventuroso della band. La jam conclusiva “Exacto” sottolinea il
loro fascino di live-band.
Force Majeure è una fotografia precisa dell'evoluzione dei
Delivery come band, in grado di bilanciare l'energia e il mix dinamico di stili
e stati d'animo di un'album coinvolgente dall'inizio alla fine, offrendo
qualcosa di nuovo a ogni ascolto.
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