Voci per la Libertà - Una Canzone per Amnesty pubblica la compilation della XVII edizione e il video-premio del vincitore Mud
Viene pubblicata oggi la compilation che racchiude il meglio della passata edizione di Voci per la Libertà - Una Canzone per Amnesty e con essa anche il video-premio del vincitore della XVII edizione Mud (Michele Negrini), “Metti che un giorno ti svegli (tu da che parte stai?)”, che, oltre a lanciare il nostro cd, è anche il video che accompagna il primo singolo estratto dall’album appena dato alle stampe dallo stesso Mud, “D’amore e di fango”.
Il cd di Voci per la Libertà, prodotto in collaborazione con il Meeting delle Etichette Indipendenti, è in omaggio sui banchetti di Amnesty International Italia - dove potete trovare anche informazioni, firmare i preziosi appelli e iscrivervi all’organizzazione che difende i diritti umani nel mondo - e in ascolto sui sitiwww.vociperlaliberta.it, www.meiweb.it e www.amnesty.it.
Il video clip, prodotto da Amnesty International Italia e dall’Associazione Culturale Voci per la Libertà, vede al montaggio ed editing Fabrizio Berger diTostapane Studio e alle matite il disegnatore Vittorio Bustaffa. Il soggetto è frutto di un lavoro che ha visto impegnati in un dialogo fortemente collaborativo tutte le parti in causa: Tostapane Studio, Fabrizio in Primis, Vittorio e Mud.
“Sono una trentina - spiega Vittorio - i disegni utilizzati per creare il video. Come l’autore di musica e testi ho fatto mio il criterio della semplicità, intesa come chiarezza espressiva, onestà, coerenza nei confronti dei contenuti e nel modo di porsi al pubblico. I gialli e gli arancioni che prevalgono sulle atmosfere sono il tentativo di collegarmi a sentimenti caldi e piacevoli, ma che non tralasciano momenti di sospensione evocativa e riflessione. Il blu è contemplativo; contrassegna i personaggi e i momenti decisivi della narrazione nel tentativo di portare a galla un ricordo di qualcosa che va più a fondo nella coscienza, ma con leggerezza. Vorrei prevalesse il senso e la voglia di un sorriso, ma con la forza di una sospensione che fa pensare, a ben guardare, a ben ascoltare”. E così scegliere da che parte stare, prendendo una posizione attiva nei confronti della difesa dei diritti umani!
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