Recensione "L'Uomo Cangiante - Paul Weller The Modfather di Antonio Baciocchi (Vololibero Edizioni)
Paul Weller è uno dei maggiori artisti britannici che calcano le scene dai tardi anni settanta, e che può essere considerato, a giusta ragione, uno dei più influenti musicisti in attività. La Vololibero Edizioni ha da poco pubblicato un'esaustivo ritratto di Paul Weller nel libro "L'Uomo Cangiante" scritto da Antonio "Tony Face" Baciocchi musicista con i Not Moving, Link Quartet e Lilith nonchè produttore ed oggi valente scrittore.
Il ritratto che ne fa Tony Face del grande Modfather è un'agevole biografia sviluppata attraverso una rigorosa analisi critica di tutti i passaggi discografici e stilistici che Weller ha affrontato in quasi quarant'anni di carriera. Dalla scoperta e l'abbraccio della cultura Mod a metà anni settanta, attraversando l'epopea punk con i Jam, distrutti all'apice del successo, reinventando e aggiornando gli stilemi mod negli anni '80 con il raffinato progetto Style Council, che lo portarono a conoscere un successo ancora maggiore, ma anche l'infamia dell'oblio. Da questa esperienza Weller ha saputo ripartire e riproporsi con rinnovata lena, con un "percorso artistico saldo nel presente ma ricco dei riferimenti alle origini, ai tempi soul, all'estetica 60's, alla chitarra Rickembaker, facendo di nuovo centro" come recita la quarta di copertina. Il pregio del libro di Baciocchi è quello di non scadere mai nell'enfasi del fan, ma di presentare il "suo" eroe analizzandone la grande capacità compositiva, l'impegno sociale e politico, il romanticismo di una vita vissuta all'insegna del Modernismo, ma pronto a cambiare non certo per seguire l'avvicendamento delle mode musicali, quanto per una reale voglia di esplorare mondi musicali solo apparentemente lontanissimi, facendo fede al titolo profetico di una delle sue composizioni migliori: "The Changing Man".
Il libro di Baciocchi si rivela essere una chiave perfetta per entrare nel mondo di questo "working class hero" che non ha mia indulgiato agli eccessi del divismo rock, ma che ha messo il suo status e le sue canzoni al servizio di un'idea di socialismo che potesse riscattare la classe lavoratrice, affiancando le lotte dei minatori, il red wedge e cercando di combattere i disastri sociali che la politica di Margaret Tatcher provocò nell'Inghilterra di quegli anni. Un aspetto questo sottolineato più volte da Tony Face mettendo in risalto la parte letteraria delle canzoni di Weller. D'altronde il Modfather è sempre stato un personaggio scomodo all'interno della scena musicale britannica, che ha sempre parlato senza peli sulla lingua ed in quest'ottica risulta godibilissimo il capitolo spigolature, con tanti caustici commenti su colleghi illustri.
Il volume è completato da una ricchissima e dettagliata discografia, e dal contributo dei musicisti Oskar, voce dei torinesi Statuto, e di Francesco Ficco leader dei cosentini Lager e Kartoons, nonché prime mover della scena mod italiana, che hanno regalato un loro personale ricordo da fan di Paul Weller.
Per chi voglia leggere belle cose di musica consiglio di seguire il blog di Tony Face
La copertina del libro |
Paul Weller (fonte dalla rete) |
Antonio 'Tony Face' Baciocchi |
Per chi voglia leggere belle cose di musica consiglio di seguire il blog di Tony Face
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