Le Carogne - Tutti Fuzzy (Area Pirata, 2019)

In tempi difficili per il mercato discografico come questo, la pisana Area Pirata continua nella sua meritoria opera di resistenza, sfornando vinili come se non ci fosse un domani. Una delle ultime produzioni in ordine di tempo e il 10” “Tutti Fuzzy” dei liguri Le Carogne.
Giunti al quarto album e con la novità della line-up arricchita da una seconda chitarra, Le Carogne celebrano il decennale della loro attività con un disco grintoso di garage-punk in cui inanellano sette nuovi brani nel quale alternano testi in italiano ed inglese, spaziando in diverse atmosfere sonore.Il titolo è un gustoso richiamo che ci fa pensare ad un doveroso omaggio a “Tutti Pazzi” dei mitici Negazione, seppure le assonanze con la gloriosa band torinese sia più nel mood che nel suono vero e proprio. 
Il disco si apre con la trascinante  “A Tua Immagine e Somiglianza” brano contraddistinto dal suono delle tastiere che conduce il brano, con i suoi stop and go, nei territori del più classico revival garage di metà anni ottanta. La successiva “Peonia” potrebbe veleggiare dalle parti del beat con le sue atmosfere leggermente più pop, mostrando subito che l’album non vuole limitarsi ad uno solo stilema sonoro. Ecco allora che il primo brano cantato in inglese “Night and Years” svolta verso atmosfere psichedeliche, per poi tornare su territori decisamente più spinti con il brano  “Night and Years” brano che mostra un ottimo impianto underground. “Screen Addicted” chiude la prima facciata mostrando il lato più trascinante del disco.
Il lato B si apre con l’ottima “I’ve Lost My Way” brano molto articolato arricchito dall’introduzione dell’armonica che conferisce al brano un piacevole sapore retrò. Con "Fermo Immagine" si torna al cantato in italiano ed il suono ritorna dalle parte della traccia d’apertura, con il suono garage che si sposta sui territori di un surf-rock molto coinvolgente che troverà sicuramente il suo habitat naturale nelle esibizioni live. A concludere l’album arriva la sorpresa di “Monster” brano che appare decisamente fuori contesto rispetto al mood complessivo dell’album, ma che allo stesso tempo mostra come la band di Imperia non voglia fossilizzarsi su di un unico “sottogenere” rock ma voglia aprirsi a strutture più complesse ed elaborate.
in sintesi “Tutti Fuzzy” è un disco ben riuscito che mostra una band in salute e capace di divertire ad ogni ascolto  sia attraverso i suoi brani più easy e che sorprende quando mette in campo strutture più complesse.

Commenti

  1. Grazie x la ottima recensione!!! Vorrei però muoverti una osservazione: si tratta del nostro quarto disco (non il quinto anche se spero sia di buon auspicio!) inoltre una precisazione : il titolo racchiude in chiave "Fuzz" due tributi a due canzoni , Tutti pazzi dei Negazione il più grande gruppo Hcpunk italiano e poi TuttiFrutti di Little Richard il più grande rockers di tutti i tempi. Grazie ancora x l'apprezzamento!
    Stefano x le Carogne!

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  2. grazie per la precisazione ora correggo l'errore, si avevo anche pensato a Tutti frutti, ma mi sono fermato, diciamo così, al solo ambito italiano

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