The Ghiblis- Domino (Area Pirata, 2020)
Il secondo album dei piacentini The Ghiblis definisce, ove possibile, la loro cifra stilistica di estrema nicchia. Presentarsi infatti con un album interamente strumentale, non può che riscuotere successo soltanto tra chi ama il genere proposto, vale a dire un mix vibrante si surf music, lounge, twist e amore per le colonne sonore dei B-movie anni settanta italiani, riportate in auge da Quentin Tarantino nei suoi film più celebrati.
“Domino” parte con un brano manifesto quale può definirsi “La Nana”: un misto di surf e swing che richiama la mente alle atmosfere degli anni sessanta, vissute nei locali alla moda delle più rinomate località turistiche italiane.
Un po’ di influenze rock’n’roll fanno capolino nella successiva “La danza del toro”, mentre la title-track richiama alle colonne sonore citate in precedenza. In questo trittico iniziale di canzoni troviamo tutto il potenziale del quartetto, dominato dal suono del sax, che viene poi replicato nei brani successivi, a volte più scatenati (“Morpheus”) e a volte più avvolgenti (“Slow Grind”).
Il resto della scaletta oscilla tra tutte le influenze citate e va a chiudersi con un brano dalle atmosfere jazzate (“Yesega What”) altalenante nel suo incedere tar ritmi quieti e piccole accelerazioni contagiose, che aggiungono un’altra sfumatura a questo buon disco che non sarà per tutti i palati, ma che non mancherà di riservare soddisfazioni alle menti più aperte e curiose.
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