Artisti Vari - The Benefit Of Things To Come (Wild Honey Records, 2020)
La pandemia di Covid-19 che imperversa in tutto il mondo ha stravolto non solo il nostro quotidiano, ma anche colpito molto duramente il mondo delle arti e dell’intrattenimento e non solo quello dello sport di cui si parla tanto. Soprattutto il settore musicale risulta essere uno dei più colpiti dal blocco totale, o quasi, delle sue attività e vede tutte le sue componenti in grande sofferenza. Se da un lato è pur vero che i dischi continuano ad essere pubblicati, seppure con i problemi logistici del momento legati alla loro distribuzione, dall’altro bisogna tenere conto che il vero sostentamento per solisti e band è rappresentato dai concerti che al momento sono completamente azzerati e neppure è facile ipotizzare una data per poterne prevedere la ripresa. Tutto ciò naturalmente è ben poca cosa davanti alla tragedia quotidiana che ci racconta di centinaia di morti che si registrano nel nostro Paese dove da più di due mesi medici e personale sanitario stanno combattendo una dura battaglia per contrastare il coronavirus.
Come ben sapete la città di Bergamo e la sua provincia è una delle più duramente colpite dalla pandemia, sia in termini di casi positivi che di vittime, ma nella città orobica il Covid-19 da oggi si combatte anche a suon di musica, grazie al progetto “The Benefit Of Things To Come” una compilation digitale diffusa attraverso la piattaforma Bandcamp dall’etichetta Wild Honey Records che ha tra i suoi fondatori e gestori Franz Barcella che vive ed anima il settore culturale di Bergamo e non solo, attraverso il circolo culturale Edonè e l’agenzia Otis Tour che organizza e promuove concerti in tutta Europa di grandi nomi del rock internazionale.
Nel presentare questo progetto, il cui ricavato verrà devoluto Il 100% al nuovo ospedale da campo costruito dai volontari a Bergamo, Barcella racconta anche un po’ della storia della Wild Honey che fondamentalmente “da oltre 11 anni pubblica dischi in vinile riuscendo a passare da un’etichetta che opera dal proprio garage, ad etichetta che opera dal proprio garage, ma che ha distribuzioni ufficiali in gran parte del mondo (Stati Uniti, Europa, Giappone), ha pubblicato più di 61 dischi di inediti, e venduto più di 40 mila dischi nel complessivo”.
L’ultima produzione è appunto questa compilation “The Benefit Of Things To Come” che contiene 19 tracce inedite di gruppi provenienti da ogni parte del mondo. C’è di tutto: da artisti ormai di picco della scena folk-rock americana (Langhorne Slim), a leggende degli anni ’70 ancora attive (Radio Birdman, Rubinoos) a giovanissime promesse del rock’n’roll italiano (Bee Bee Sea, Freez). Ma nache nomi oramai affermati nel circuito underground italiano (Peawees, Miss Chain & the Broken Heels) ed internazionale (Kenny Tudrick dei Detroit Cobras, Peralta, The Midwest Beat).
Il disco si apre con un brano acustico registrato da Langhorne Slim in casa propria come stanno facendo tanti musicisti che in questo periodo di quarantena si esibiscono dai salotti di casa attraverso i social network per tutti i fans sparsi per il globo.
A seguire uno dei nomi leggendari dei ’70 i Rubinoos che lanciano le loro classiche armonie power pop con il brano “It Hurts To Be in Love” outtake del loro ultimo album in studio “From Home” pubblicato lo scorso anno dalla Yep Roc. Il primo gruppo italiano a comparire in scaletta sono gli spezzini The Peawees che presentano una versione particolarmente riuscita di “Alone Again Or” brano che apriva il classico dei Love "Forever Change". Subito dopo arriva la vera chicca di tutta la compilation: l’inedito dei Radio Birdman “What It’s For” un brano fantastico composto da Deniz Tek e rimasto sepolto negli archivi del gruppo australiano, registrato nel 2004 durante le session che portarono alla pubblicazione del singolo "Buried and Dead" b/w "Ballad of Dwight Frye". Il brano si regge sui poderosi riffs della chitarra di Chris Masuak ed è anche l’ultima registrazione che ha visto protagonista lo storico batterista Ron Keeley.
Successivamente le atmosfere cambiano con Kenny Trudick che ripropone “Stay Down” dei Detroit Cobras in una versione pregna delle atmosfere che si possono ritrovare nelle colonne sonore dei film di Quentin Tarantino. Il Jingle jangle che richiama i Byrds lo troviamo nel brano "Nothing New" di Doug Tuttle, cantautore del New Hampshire con già 5 album all’attivo.
La giovane promessa italiana dei Bee Bee Sea propone una languida versione demo molto accattivante di “I Shouted” tratta dal loro secondo disco “Sonic Boomerand” pubblicato nel 2017. Subito dopo arriva uno dei brani più accattivanti dell’intero disco vale a dire “Please Come Back To Me” di Mojo Matt, pseudonimo dietro il quale si cela Matteo Bordin dei Mojomatics. Il folk pichedelico si affaccia nella track list con il brano “Figured Out Your Game” di Matt Joyce, mentre Miss Chain & The Broken Heels si cimentano con una cover del gruppo norvegese Yum Yums, reinterpretando in chiave power pop estremamente godibile il brano “Be With Me”, in origine destinata ad un album tributo ai colleghi di Oslo.
Atmosfere indie pop riserva il brano dei Freeze “Not A Punk Song”, mentre l’inedito dei The Midnight Kings, “Blackjack” si muove tra rockabilly e rhythym and blues e la successiva “Ode To Power” dei Bad Sports è un’ottima conferma di quanto di buono abbiamo ascoltato nel loro album “Constant Stimulation”.
Il country garage dei The Goodnight Loving, band di Milwakee si propone in un’accattivante brano dal titolo “Up North Girl”. Le atmosfere si rarefanno con il brano acustico “The Sun's Gonna Shine Again” di John Paul Keith ma giusto per lo spazio di questo brano per poi tornare a pigiare sull’accelleratore con ancora dell’ottimo power pop proposto dai Peralta gruppo capitanato da Angel Kaplan dei The Cynics, gruppo fra i più attivi dell’ondata garage revival emersa nella seconda metà degli anni ottanta. La compilation si chiude con tre brani dalle atmosfere molto diverse tra loro. Trascinante e danzereccia è “Henhouse Blues” dei The Midwest Beat dei quali nel 2012 la Wild Honey ha raccolto i singoli in una edizione speciale a 33 giri. Il penultimo brano “Everything Will Fall (Right Into Place)” è firmato dai Beach Patrol, gruppo che si muove sempre nei territori del garage rock, mentre la chiusura è affidata ad un ottimo brano (“ Nobody's Nixon”) firmato dal duo Love Trap, composto da Marco Sprigariol e Stefano Isaia dei Movie Star Junkies.
“The Benefit Of Things To Come” può essere acquistata attraverso il Bandcamp della WildHoney Records quì e tutti i proventi della vendita di questo album digitale, lo ricordiamo, verranno interamente devoluti all’ospedale da campo realizzato di supporto al Papa Giovanni XXIII di Bergamo, realizzato dai volontari appartenenti alla sezione bergamasca degli Alpini, la tifoseria dell’Atalanta e diverse associazioni di volontariato dal basso della città orobica.
Come ben sapete la città di Bergamo e la sua provincia è una delle più duramente colpite dalla pandemia, sia in termini di casi positivi che di vittime, ma nella città orobica il Covid-19 da oggi si combatte anche a suon di musica, grazie al progetto “The Benefit Of Things To Come” una compilation digitale diffusa attraverso la piattaforma Bandcamp dall’etichetta Wild Honey Records che ha tra i suoi fondatori e gestori Franz Barcella che vive ed anima il settore culturale di Bergamo e non solo, attraverso il circolo culturale Edonè e l’agenzia Otis Tour che organizza e promuove concerti in tutta Europa di grandi nomi del rock internazionale.
Nel presentare questo progetto, il cui ricavato verrà devoluto Il 100% al nuovo ospedale da campo costruito dai volontari a Bergamo, Barcella racconta anche un po’ della storia della Wild Honey che fondamentalmente “da oltre 11 anni pubblica dischi in vinile riuscendo a passare da un’etichetta che opera dal proprio garage, ad etichetta che opera dal proprio garage, ma che ha distribuzioni ufficiali in gran parte del mondo (Stati Uniti, Europa, Giappone), ha pubblicato più di 61 dischi di inediti, e venduto più di 40 mila dischi nel complessivo”.
L’ultima produzione è appunto questa compilation “The Benefit Of Things To Come” che contiene 19 tracce inedite di gruppi provenienti da ogni parte del mondo. C’è di tutto: da artisti ormai di picco della scena folk-rock americana (Langhorne Slim), a leggende degli anni ’70 ancora attive (Radio Birdman, Rubinoos) a giovanissime promesse del rock’n’roll italiano (Bee Bee Sea, Freez). Ma nache nomi oramai affermati nel circuito underground italiano (Peawees, Miss Chain & the Broken Heels) ed internazionale (Kenny Tudrick dei Detroit Cobras, Peralta, The Midwest Beat).
Il disco si apre con un brano acustico registrato da Langhorne Slim in casa propria come stanno facendo tanti musicisti che in questo periodo di quarantena si esibiscono dai salotti di casa attraverso i social network per tutti i fans sparsi per il globo.
A seguire uno dei nomi leggendari dei ’70 i Rubinoos che lanciano le loro classiche armonie power pop con il brano “It Hurts To Be in Love” outtake del loro ultimo album in studio “From Home” pubblicato lo scorso anno dalla Yep Roc. Il primo gruppo italiano a comparire in scaletta sono gli spezzini The Peawees che presentano una versione particolarmente riuscita di “Alone Again Or” brano che apriva il classico dei Love "Forever Change". Subito dopo arriva la vera chicca di tutta la compilation: l’inedito dei Radio Birdman “What It’s For” un brano fantastico composto da Deniz Tek e rimasto sepolto negli archivi del gruppo australiano, registrato nel 2004 durante le session che portarono alla pubblicazione del singolo "Buried and Dead" b/w "Ballad of Dwight Frye". Il brano si regge sui poderosi riffs della chitarra di Chris Masuak ed è anche l’ultima registrazione che ha visto protagonista lo storico batterista Ron Keeley.
Successivamente le atmosfere cambiano con Kenny Trudick che ripropone “Stay Down” dei Detroit Cobras in una versione pregna delle atmosfere che si possono ritrovare nelle colonne sonore dei film di Quentin Tarantino. Il Jingle jangle che richiama i Byrds lo troviamo nel brano "Nothing New" di Doug Tuttle, cantautore del New Hampshire con già 5 album all’attivo.
La giovane promessa italiana dei Bee Bee Sea propone una languida versione demo molto accattivante di “I Shouted” tratta dal loro secondo disco “Sonic Boomerand” pubblicato nel 2017. Subito dopo arriva uno dei brani più accattivanti dell’intero disco vale a dire “Please Come Back To Me” di Mojo Matt, pseudonimo dietro il quale si cela Matteo Bordin dei Mojomatics. Il folk pichedelico si affaccia nella track list con il brano “Figured Out Your Game” di Matt Joyce, mentre Miss Chain & The Broken Heels si cimentano con una cover del gruppo norvegese Yum Yums, reinterpretando in chiave power pop estremamente godibile il brano “Be With Me”, in origine destinata ad un album tributo ai colleghi di Oslo.
Atmosfere indie pop riserva il brano dei Freeze “Not A Punk Song”, mentre l’inedito dei The Midnight Kings, “Blackjack” si muove tra rockabilly e rhythym and blues e la successiva “Ode To Power” dei Bad Sports è un’ottima conferma di quanto di buono abbiamo ascoltato nel loro album “Constant Stimulation”.
Il country garage dei The Goodnight Loving, band di Milwakee si propone in un’accattivante brano dal titolo “Up North Girl”. Le atmosfere si rarefanno con il brano acustico “The Sun's Gonna Shine Again” di John Paul Keith ma giusto per lo spazio di questo brano per poi tornare a pigiare sull’accelleratore con ancora dell’ottimo power pop proposto dai Peralta gruppo capitanato da Angel Kaplan dei The Cynics, gruppo fra i più attivi dell’ondata garage revival emersa nella seconda metà degli anni ottanta. La compilation si chiude con tre brani dalle atmosfere molto diverse tra loro. Trascinante e danzereccia è “Henhouse Blues” dei The Midwest Beat dei quali nel 2012 la Wild Honey ha raccolto i singoli in una edizione speciale a 33 giri. Il penultimo brano “Everything Will Fall (Right Into Place)” è firmato dai Beach Patrol, gruppo che si muove sempre nei territori del garage rock, mentre la chiusura è affidata ad un ottimo brano (“ Nobody's Nixon”) firmato dal duo Love Trap, composto da Marco Sprigariol e Stefano Isaia dei Movie Star Junkies.
“The Benefit Of Things To Come” può essere acquistata attraverso il Bandcamp della WildHoney Records quì e tutti i proventi della vendita di questo album digitale, lo ricordiamo, verranno interamente devoluti all’ospedale da campo realizzato di supporto al Papa Giovanni XXIII di Bergamo, realizzato dai volontari appartenenti alla sezione bergamasca degli Alpini, la tifoseria dell’Atalanta e diverse associazioni di volontariato dal basso della città orobica.
Commenti
Posta un commento