Ma cosa ne sanno al Comune di Cosenza di S. Giuseppe Rock?
Leggo da pochi minuti sul sito newsdicalabria.com la
notizia data in anteprima, riguardo l’intenzione dell’amministrazione comunale di
Cosenza di orientarsi a scegliere, per un unico concerto da inserire nelle
manifestazioni della Fiera di S. Giuseppe, il nome dei Nomadi.
Nulla di strano
visto il corso intrapreso in ambito culturale dall’amministrazione Occhiuto
negli ultimi anni, e con tutto il rispetto per i Nomadi che hanno scritto una
parte importante della storia della musica leggera italiana. Ma cosa c’entrano
i Nomadi con S. Giuseppe Rock? Nulla. Cosa ne sanno assessori e consiglieri del
sindaco Occhiuto di S. Giuseppe Rock? Nulla. Come accaduto da qualche
consiliatura a questa parte, abbiamo assistito al progressivo depauperamento di
un’idea culturale che aveva nella Festa delle Invasioni ed in S. Giuseppe Rock,
due fiori all’occhiello che hanno fatto vivere stagioni indimenticabili alla
città di Cosenza. Avendo avuto l’onore e la fortuna di far parte del team di
ideatori dei due festival sopra citati, riuniti da Franco
Dionesalvi, al tempo assessore alla cultura del giunta guidata da Giacomo
Mancini Sr., mi permetto di ricordare come S. Giuseppe Rock sia stato ideato
per dare spazio alla nuova musica italiana, mentre “Invasioni” era riservato
agli artisti internazionali. S. Giuseppe Rock nacque per dare una spinta propulsiva alle serate in fiera, allocando i concerti nell’area del mercato dell’Arenella, quindi al centro dei percorsi espositivi, proprio per far vivere la Fiera anche nelle ore serali. L’intento di S. Giuseppe Rock era quello di creare una vetrina per la musica emergente italiana, scegliendo fra nomi e band che di lì a poco avrebbero raggiunto un successo più ampio (Baustelle, Marlene Kuntz, Subsonica, PGR, Massimo Volume, Davide Van De Sfroos, Il Parto delle Nuvole Pesanti) accanto a nomi magari più di nicchia ma di grande spessore culturale, cui veniva affiancata, di edizione in edizione, la band calabrese che vinceva le selezioni di Arezzo Wave. Oggi tutto questo si è perso non tanto per l'inadeguatezza di chi ha proseguito l’opera, quanto per l’incapacità di sviluppare la storia secondo un’idea ben precisa assegnata a questo festival.
Non basta dare il nome ad una serie di concerti in un preciso periodo dell’anno ed in un analogo contesto, per fare un S. Giuseppe Rock. Personalmente quando leggo il nome Nomadi associato a S. Giuseppe Rock, da ideatore di questo festival mi rivolto prima ancora di andare nella tomba. Con tutto il rispetto per il nome e per la storia dei Nomadi.
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