Golden Shower - Dildo Party (Area Pirata Records, 2020)

A cinque anni di distanza dalla precedente uscita discografica, l’ottimo Ep “Gasolio”, i Golden Shower tornano più ispirati che mai con un album “Dildo Party” che come di consueto tritura garage, punk e rhythm ‘n’blues rilasciandone una mistura estremamente godibile di rock dal sapore sixties ma proiettato al futuro. Tanto politicamente scorretti e scanzonati nel titolo e nell’artwork dell’album, che fa addirittura arrossire il diavolo presente sul retro copertina e che, se vigesse da noi l’obbligatorietà dello sticker “Parental Advisor”, dovrebbe coprire tutto il front page del cd. Ma quello che conta in questo terzo album della band, ridefinita con cambio di formazione in questi anni di silenzio, è la qualità di queste tredici canzoni quanto mai variegate nelle quali si assapora il power pop (“Things I Learned”), il rock venato di blues (“Love Parade”), accenni di glam (“Velvet Sky”), spuzzate di rockabilly (“King of The Lovers”), tanto garage (“Touch Me”, “Bread, Pork and Wine”) il punk virato in chiave pop di “Timeless” e “Second Cum”, canzoni rock superlative come “Nobody Knows”, che da sola potrebbe valere l’acquisto del cd, per finire con “Mental” che viaggia a folle velocità sulla tratta Detroit-Sidney per mettere il sigillo, in un solo scarso minuto e mezzo, ad un album promosso a pieni voti. Belle canzoni, ritmi elevati, aria di festa rock’n’roll ma cosa volete di più da un disco leggero e sostanzioso come un “Dildo Party”?

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