Verdena Live Report Teatro Auditorium Unical 31.03.2015
I Verdena sul palco del T.A.U. |
Poco dopo le 22.00 quando il trio bergamasco, arricchito dall’apporto di Giuseppe Chiara come membro aggiunto alla band nel tour, è apparso in scena è subito partita un’ovazione che ha incanalato nei giusti binari l’esibizione aperta dal trittico di brani (“Ho una fissa”, “Un po’ esageri” e “Sci desertico) che rapiscono subito il pubblico e lo rendono co-protagonista, portandolo a cantare all’unisono tutti i brani. Alberto Ferrari si divide tra chitarre, canto e tastiere, Roberta Samarelli interpreta molto fisicamente i vari momenti del concerto, mentre Luca Ferrari come sempre nascosto dietro la cascata di capelli, picchia duro sulle pelli della batteria sorreggendo i ritmi che si sospendono raramente. La scaletta, come in tutto questo tour è incentrata sul repertorio più recente, “Endkadenz vol. 1” viene eseguito quasi per intero, poi spazio agli album “Wow” e “Requiem” con pochissimi passaggi (un brano a testa) per gli album storici dai quali vengono ripresi l’inno generazionale “Valvonauta” dal primo album, “Starless” da “Solo un grande sasso” e la richiestissima “Luna” da “Il suicidio dei samurai”. Il concerto ha messo in mostra una band cresciuta notevolmente nel corso degli anni non solo dal punto di vista artistico, ma soprattutto in consapevolezza, cosa che li spinge ad offrire sia su disco che in concerto, una visione del rock “poco italiana” ma nello stesso tempo molto ben radicata nel culto delle giovani generazioni. I Verdena si divertono e lo lasciano trasparire man mano che i brani si susseguono, sia quando premono sull’acceleratore e sia quando rallentano un po’ il ritmo, aprendo una parentesi “acustica” con il trittico “Nevischio”, “Trovami un modo semplice per uscirne” e “Razzi, arpia, inferno e fiamme” che preparano un lungo finale sorretto da brani cardine del repertorio come “Muori delay” e “Scegli me”. E già prima del canonico rito dei bis si può considerare quanto il successo dei Verdena sia meritato proprio perché costruito solo ed esclusivamente sulla musica, suonata molto bene, rifuggendo da pose ed atteggiamenti da finte rockstar che molti colleghi eccellenti palesano. Il passaggio finale composto dai brani “Luna”, “Don Calisto” e “Funeralus” certifica, semmai ve ne fosse bisogno, tutto questo e rimanda a casa tutti soddisfatti, in attesa di ascoltare le nuove canzoni che verranno pubblicate nel secondo capitolo di “Endkadenz”.
SETLIST
Ho una fissa
Un po' esageri
Sci desertico
Loniterp
Vivere di conseguenza
Contro la ragione
Rossella roll over
Derek
Starless
Attonito
Lui gareggia
Canos
Nel mio letto
Nevischio
Trovami un modo semplice per uscirne
Razzi, arpia inferno e fiamme
Inno nel perdersi
Valvonauta
Puzzle
Scegli me
Muori Delay
Rilievo
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Luna
Don Calisto
Funeralus
testo e foto Eliseno Sposato
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