Questo breve viaggio nella storia dello Stadio S. Vito di Cosenza è stato da realizzato per un articolo pubblicato sul quotidiano La Provincia di Cosenza lo scorso 30 dicembre. Lo ripropongo qui sul blog perché ne resti traccia. Buona lettura
|
Lo Stadio S. Vito visto dalla collinetta dei diffidati |
Nell’anno del centenario del
Cosenza calcio che volge al termine, c’è un altro anniversario passato
completamente nel dimenticatoio: il cinquantennale dello stadio comunale S.
Vito. Non lo ha ricordato la Società, non lo hanno celebrato ne il Coni ne l’Amministrazione
Comunale e neanche l’appassionata tifoseria rossoblù che lo ha eletto come sua
casa. Cenni storici
|
Una veduta aerea del S. Vito anni 70 |
Il San Vito venne progettato dall'ufficio tecnico
comunale, su relazione dell'ing. Terenzio Tavolaro a partire dal 7 ottobre
1958, ma ci volle l'inizio del 1961, per la precisione il 19 gennaio, per dare l’avvio dei lavori. Il
primo lotto delle opere, per un importo di 214 milioni, fu terminato
dall'Impresa Vincenzo Gallo di Cosenza il 18 marzo 1963; mentre il secondo
lotto, per un importo leggermente inferiore al primo, appaltato il 23 ottobre
1963, viene ultimato nel mese di luglio dell'anno successivo. L’inaugurazione
avvenne il 4 ottobre del 1964 dapprima con una solenne celebrazione a Palazzo
dei Bruzi cui presenziarono il sindaco dell’epoca, Mario Stancati, l’assessore
ai lavori pubblici Francesco Guido ed il presidente regionale del Coni Oreste
Granillo cui oggi è intitolato lo stadio di Reggio Calabria, e nel pomeriggio
con l’incontro di calcio Cosenza-Pescara, vinto dai lupi con il punteggio di 2
a 1 con reti di Ciabattari e Campanini per i silani, inframmezzati dal
momentaneo pareggio di Pieri per gli abruzzesi.
Il progetto Inizialmente a
pianta ovale,il S. Vito prevedeva la singola forma a ferro di cavallo con due
tribune ed una sola curva, per una capienza di circa 21.000 spettatori e nel
corso degli anni ha subito sostanziali modifiche come la costruzione della
curva nord ed il rifacimento della tribuna numerata con annessa tribuna sospesa
riservata alla stampa, portando la capienza attuale a circa 28.000 spettatori.
|
Tornelli dello stadio S. Vito |
Nel corso degli ultimi anni la struttura del S. Vito è stata resa più
efficiente con l’installazione dei tornelli di accesso, previsti dalle
normative legislative emanate nel 2008, l’ammodernamento dell’impianto di
illuminazione effettuato nel 2011. Il rifacimento dei servizi igienici ed una
parziale pitturazione dei vari settori che per breve tempo ne hanno cambiato il
volto. Nazionale Tra i momenti più
importanti vissuti dallo stadio vanno certamente ricordati, oltra alle cavalcate
gloriose del Cosenza verso la serie B ed i campionati più prestigiosi della
serie cadetta, la disputa della partita n° 270 della Nazionale di calcio che
scese al S. Vito il 1º novembre 1967, per la disputa di un incontro di
qualificazione al Campionato Europeo del 1968 (che poi l'Italia vinse). Gli
Azzurri sfidarono la nazionale di calcio di Cipro che venne battuta per 5-0 con
doppietta di Mazzola e tripletta di Riva. Nonostante il Cosenza non sia mai
approdato alla serie A, il S. Vito ha ospitato tre incontri della massima
serie, in corrispondenza di squalifiche e/o indisponibilità del campo di casa
di Catanzaro (due volte) e Catania. Curiosamente, tutti i tre incontri sono
terminati col successo per 2 a 1 della squadra in trasferta.
|
Una veduta dello Stadio S. Vito |
Oggi però lo stadio S. Vito risente di
tutto il peso degli anni. Delle fatiche sostenute in mezzo secolo di storia,
solo il terreno di gioco, affidato da oltre trent’anni alle cure amorevoli di
Pasquale Grandinetti, sembra non risentire del passare del tempo, mentre come
evidenziano le foto a corredo del testo, tutta la struttura si presenta in
larga parte ai limiti della fatiscenza, ed avrebbe bisogno di subire un
profondo intervento di ristrutturazione. Analizziamolo settore per settore.
|
Tribuna Numerata |
Tribuna numerata: le poltroncine sono vetuste ed andrebbero sostituite,
così come quelle dei due settori laterali, rossa e blu, che avrebbero bisogno
soprattutto di una pulizia profonda e continua, andrebbero potenziati i servizi
igienici e migliorati i punti ristoro.
|
Gradoni accesso tribuna A |
Tribuna
A: l’usura del tempo si vede nonostante la pitturazione recente, che va
sbiadendo, tutti i gradoni di accesso ai posti a sedere sono sgretolati, così
come le sedute che presentano diversi punti di criticità.
Tribuna “Rao”: nella parte superiore coperta vige il discorso fatto
per la numerata con i seggiolini di ferro scomodi e costantemente sporchi. La
parte scoperta risulta meno ammalorata della tribuna A ma in vari punti
presenta gli stessi problemi.
|
Tribuna Rao |
Tribuna
Stampa: andrebbe resa più ospitale con dei vetri che attutiscano i rigori
dell’inverno e delle postazioni più confortevoli per i giornalisti che vi
lavorano, con gli arredi che andrebbero tutti sostituiti.
Curva “Bergamini”: indubbiamente il settore più critico della
stadio in cui il livello di fatiscenza ha raggiunto dei valori tali che ne
pregiudicano l’apertura al pubblico.
|
Veduta Curva Bergamini |
Curva
“Catena”: settore chiuso da anni ormai,
ha la parte superiore ristrutturata e rimessa quasi a nuovo, mentre
quella inferiore presenta gli stessi problemi di altri settori scoperti dello
stadio.
Settore ospiti: meno critico
di altri punti dello stadio, ma avrebbe bisogno di un restyling soprattutto nei
punti più vicini al terreno di gioco
|
Un particolare della Curva Catena |
.
Spogliatoi:
sono il punto migliore di tutta la struttura eccezion fatta per la scala
d’ingresso al terreno di gioco che si trova in condizioni pietose.
Panchine: da rifare completamente negli
arredi.
Sala Stampa: il punto più
freddo dello stadio andrebbe completamente ridisegnata per le moderne esigenze
degli operatori del settore.
|
Un particolare delle panchine |
Campo “Del
Morgine”: il campo di allenamento andrebbe migliorato sia nel terreno, che
nella recinzione, resa meno pericolosa dall’intervento conservativo attuato di
recente dalla scuola calcio Bergamini che ne usufruisce per le sue attività. In
definitiva bisognerebbe porsi seriamente la questione stadio, perché in una
città moderna che si rispetti, tutto il bene comune va tutelato, soprattutto
quello carico di gloria, in questo caso sportiva.
Gallery Fotografica
|
Lo Stadio S. Vito - Tornelli |
|
Particolare Curva Catena |
|
gradoni accesso tribuna A |
|
Particolare Tribuna A |
|
veduta curva Catena |
|
gradoni accesso tribuna numerata Rossa |
|
Tribuna numerata Rossa |
|
il S. Visto visto dalla Tribuna Numerata Rossa |
|
Particolare Tribuna Numerata Centrale |
|
Veduta Curva Bergamini |
|
Particolare Tribuna A |
|
Gradoni Tribuna A |
|
veduta Curva Catena settore inferiore |
|
veduta Curva Catena settore superiore |
|
|
La Curva Catena "vestita" per il centenario |
|
Particolare Settore ospiti |
|
Particolare Tribuna Rao scoperta |
|
veduta Tribuna Rao |
|
veduta Tribuna Centrale |
|
Particolare Tribuna Rao |
|
Particolare Tribuna Rao |
|
Particolare Tribuna Rao |
|
Particolare Tribuna Rao |
|
Tribuna Rao coperta |
|
Particolare Curva Bergamini |
|
Particolare Curva Bergamini |
|
Particolare Curva Bergami |
|
Veduta del S. Vito dalla Curva Bergamini |
|
Veduta della Curva Catena dal terreno di gioco |
|
Veduta Tribuna Centrale e Tribuna Stampa |
|
panchine |
|
Ingresso spogliatoi dal terreno di gioco |
|
telecamere circuito interno |
|
veduta aera S. Vito secondo progetto originale |
|
Particolare terreno Del Morgine |
|
veduta del campo allenamento Del Morgine |
Commenti
Posta un commento