Live Report Shellac+Uzeda - OFF Officine Sonore - Zoom Music Club Marcellinara (CZ) 24.05.2015
Agostino Tilotta (Uzeda) |
La
data calabrese del tour di Shellac+Uzeda
era stata presentata, con una certa enfasi, come una serata storica. Senza
nulla togliere ai ragazzi di OFF Officine Sonore, che dovevano vendere un congruo numero di biglietti per non
lasciare che un sogno potesse trasformarsi in un bagno di sangue dal punto di
vista economico, a poche ore dalla conclusione del concerto, possiamo dire che
mai come in questo caso hanno avuto ragione e vinto loro. Perché le esperienze
con la musica dal vivo organizzate in Calabria da oggi in poi si misureranno in
un pre e post Shellac+Uzeda, con un pubblico che c'era ed uno che non c'era.
Preparato con cura e con il forte richiamo di un guru come Steve Albini, la data ha fatto accorrere i sinceri
appassionati del rock da ogni parte
della regione e non solo, con tanti musicisti locali presenti, in particolar
modo provenienti dalla nutritissima
pattuglia cosentina, e molti volti giovani che, accanto ai tanti irriducibili
un po' avanti con gli anni, hanno costituito una cornice di pubblico degna
dell'evento.
Il resto lo hanno fatto due formidabili band, legate da un vincolo
di fraterna amicizia che va davvero oltre il comune "sentire"
musicale. La polveriera dello Zoom Music
Club di Marcellinara, è esplosa alle 22.45 quando le prime note di "Gold"
hanno avviato il poderoso set degli Uzeda. Il gruppo catanese in poco meno di un'ora ha messo in campo
un set devastante di sublime noise rock, in cui la ritmica serrata, a volte
calda ed a volte violenta, imbastita dal basso di Raffaele Gulisano e la
batteria di Davide Oliveri reggono
le fila di un percorso musicale sul quale si innestano le corrosive linee di
chitarra di Agostino Tilotta. Il
resto lo fa l'atipico cantare di Giovanna
Cacciola che alterna urla angosciate e incedere crooning, che ammalia e
devasta più di una sirena tentatrice. L'invito chiaro è quello di lasciarsi
trascinare dal flusso sonoro, un magma incandescente che scalda cuori e menti,
muscoloso e carezzevole allo stesso tempo.
Gli Uzeda nonostante non pubblichino dischi nuovi dal lontano 2006, si
presentano con un programma che lascia pochissimo spazio ai lavori editi: tre
brani tratti da "Stella" (la
già citata "Gold" più "This Heat" e "Camillo") ed
uno solo da "Different Section Wires" la potente
"Stomp". Per il resto sei nuovi brani che andranno a comporre, come
al solito senza fretta, un nuovo album che, da quanto ascoltato, continuerà a
tracciare un solco nella tradizione di questa meravigliosa band, capace di
suonare solo un sincero ed appassionato rock senza compromessi che,
giustamente, non si cura di raggiungere una fruibilità di plastica.
Brani come "Montalbano", "Sleep
Deeper", "Circle" e "Nothing But the Stars" promettono
così bene che vorremmo averli già a disposizione su supporto discografico. Si
poteva tornare a casa soddisfatti già al termine del live del quartetto
catanese, ma è proprio la signorilità di Giovanna
Cacciola a ricordarci che il meglio
deve ancora venire, quando al termine dell'esibizione ringrazia il pubblico per
essere venuti a sostenere gli Shellac. Non
una piaggeria di circostanza verso i colleghi più famosi, ma un'espressione
sincera di stima che verrà in modo analogo ricambiata da Steve Albini pochi minuti
più tardi. Dopo un rapido e completo cambio di palco, con la batteria avanzata
quasi al limite del palco, pochi minuti dopo la mezzanotte inizia il concerto
del trio di Chicago che , a differenza di quello dei colleghi italiani,
spazierà lungo tutta la carriera discografica della band statunitense. Una
scaletta suddivisa ed eseguita in blocchi, album per album, seguendo un flusso
sonoro che ha dato continuità ad una performance memorabile, ricca di un
magnetismo che non ha fatto mai scemare l'attenzione di un pubblico rivelatosi
estremamente partecipativo. Una quarantina di brani preparati,
ma naturalmente
non tutti eseguiti, tra i quali viene difficile citare i migliori senza cadere
nel facile tranello di segnalare i preferiti. Gli Shellac sono una poderosa macchina da guerra in cui noise, math
rock e post hardecore si intrecciano senza soluzione di continuità con il
batterista Todd Trainer a guidare ed
indirizzare il suono sul quale la chitarra di Albini e il basso di Bob
Weston interagiscono, duellano e si completano minuto dopo minuto. Il
pubblico viene letteralmente conquistato dai classici come "My Black Ass", "Il Porno Star", "Prayer to God"
"Crow" "Wing Walker" "Dude Incredible" eseguiti
con potenza e precisione, arricchite da un atteggiamento scanzonato che
stempera i toni duri di uno show impeccabile, dove il trio riesce a far spettacolo
al di fuori di un'immagine lontana anni
luce dgli stereotipi del rock. Bastava guardare il mito Steve Albini con la chitarra allacciata in vita, come la borsa
degli attrezzi di un operaio edile al lavoro su di un ponteggio, oppure il
copricapo da renna
sfoggiato da Weston in
un paio di brani. Un concerto che ha mantenuto le attese e consolidato un mito,
che non è stato scalfito neanche dalla breve mancanza di energia elettrica che
ha spezzato la magia del brano finale "Dude
Incredible", subito sostituitoalla
ripresa con il classico rito della batteria che viene smontata, pezzo per
pezzo, dai due compagni di Trainer che
continua a suonare imperterrito fino a che gli rimane qualcosa da percuotere. Poi il rito finale di chiacchiere
autografi e foto (una marea) al quale nessuno si è sottratto, sotto gli sguardi ricchi di
felicità di quanti hanno organizzato questo evento memorabile e che da ora in
poi saranno chiamati al difficile compito di dare continuità all'era del dopo Shellac+Uzeda. Eliseno Sposato
Giovanna Cacciola (Uzeda) |
Davide Oliveri (Uzeda) |
Raffaele Gulisano(Uzeda) |
Steve Albini (Shellac) |
Bob Weston (Shellac) |
Setlist Uzeda
Gold
Montalbano
Sleep
deeper
Stomp
Circle
Wiseman
Deep
blue sea
This
heat
Nothing
but the stars
Camillo
Tutte le foto sono di Marianna Sposato vietata la riproduzione
Tutte le foto sono di Marianna Sposato vietata la riproduzione
Setlist Shellac (non tutta eseguita) |
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