Post

Visualizzazione dei post da dicembre, 2024

È morto Paolo Benvegnù

Immagine
  “ È con grande dolore che la famiglia, gli amici e i collaboratori comunicano la prematura scomparsa di  Paolo Benvegnù. Compagno, padre, cantautore e musicista amato da chiunque abbia avuto la fortuna di incontrarlo sulla propria strada, Paolo Benvegnù si è spento oggi all’età di 59 anni. Paolo era un uomo capace di infondere bellezza e poesia in qualunque cosa facesse come dimostra la sua lunga carriera e i brani che ha pubblicato in questi anni. Vincitore della  Targa Tenco  2024 con   È inutile parlare d’amore  come “Migliore Album in assoluto” aveva appena pubblicato  Piccoli fragilissimi film – Reloaded , una nuova versione del disco che aveva segnato il suo esordio da solista nel 2004 e che quest’anno aveva compiuto 20 anni”. Fin qui il comunicato che ha dato conferma alla notizia che aveva iniziato a circolare nel primo pomeriggio rimbalzando tra chat e telefonate.  A Paolo mi legano tantissimi ricordi riservati alle interviste rila...

Recensione Francesco Veltri: Basta - Storia di un allenatore minore (Ultra edizioni)

Immagine
  Dopo avere esordito con “Il Mediano di Mathausen” (Diarkos, 2019) un saggio in cui raccontava la storia del calciatore torinese Vittorio Staccione, morto in un campo di concentramento per le sue idee politiche, che ne avevano stroncato anche la brillante carriera, Francesco Veltri si ripropone all’attenzione dei lettori con il suo primo romanzo, “Basta – Storia di un allenatore Minore” edito da Ultra edizioni nella collana Novel. Ancora una volta il mondo del calcio è al centro della scrittura di Francesco Veltri, ma non quello dorato fatto di contratti milionari e sempre al centro dei riflettori televisivi, bensì quello minore che si disputa nei polverosi campi della provincia italiana, nello specifico di quella calabrese, tra improbabili maestri di tattica, dirigenti fraudolenti, calciatori alla ricerca di un sogno che non si avvererà mai. Non è un caso che l’autore, nel tracciare la figura del protagonista, si sia basato sulla sua esperienza di calciatore dilettante pri...

Best of 2024 - Album

Immagine
    1 - CUTTERS - Psychic Injury (Legless/Drunken Sailor Records) L’attesissimo album d’esordio del quartetto di Melbourne si è rivelato aderente alle aspettative. “Psychic Injury” è un ferocissimo assalto sonoro punk/hardcore con testi altrettanto rabbiosi contro il sistema e la moderna società australiana ma che sono mutuabili in ogni paese. Un invito a restare vigili perché “il futuro si prospetta più cupo della sala fumatori di un aeroporto”. 2 - CHIMERS – Trough Today (Poison City Records) Il secondo album del duo di Wollongong (sempre Australia) conferma quanto di buono prodotto in precedenza, con il loro sound poco australiano, fatto di chitarre dissonanti, linee di batteria fuori dal coro, melodie difficili da dimenticare.   “Through Today” è un grande album, con una struttura molto ben articolata che dall’inizio alla fine si dipana in maniera netta senza mai indugiare alla tentazione di arricchirlo di inutili orpelli. Alle volte bastano due soli strumenti ...

Recensione Father John Misty – Mahashmashana (Sub Pop, 2024)

Immagine
  Mahashmashana potrebbe essere l’ultimo album che Josh Tillman firma come Father John Misty ? È un’associazione piuttosto facile da fare già solo a partire dal titolo dell’album: Mahashmashana, un'anglicizzazione di mahāśmaśāna, la parola sanscrita che indica il terreno di cremazione: la terra bruciata prima della prossima vita. Ma potrebbe anche non essere così, nonostante in tutto l’album Tillman riflette sul passato e sulle sue esperienze di vita utilizzandole sempre in accezione ampia come ha fatto nei precedenti cinque album pubblicati con il moniker di Father John Misty. Mahashmashana è un album impegnativo seppure composto da soli otto brani ma che hanno spesso un minutaggio che va oltre i cinque minuti, raggiungendo il picco nella title track posta in apertura e che dura oltre nove minuti. I temi trattati sono pesanti come l'egoismo, la misoginia, l'amore, la difficoltà di amare e le varie strumentalizzazioni e contraddizioni della società, ma la musica che li ri...

Recensione - Chimers - Trough Today (Poison City Records, 2024)

Immagine
  Ricordo come fosse ora quel giorno di quattro anni fa, in quella che era una tranquilla serata qualsiasi, mentre navigavo su di un sito web australiano, di imbattermi nel nome di una nuova band,  Chimers , presentata come una sorta di incrocio tra i Fugazi e gli Hüsker Dü. Bastava questo per attirare la mia attenzione e appuntare sul mio taccuino il nome di quella che sarebbe diventata una delle mie band preferite negli anni a seguire. A corredo di quell’articolo c’era un video del loro primo singolo “Mono” della durata di poco più di due minuti, che bastarono a fare scattare la scintilla di un amore incondizionato. Da lì in poi ho iniziato a seguire passo dopo passo la carriera del duo di Wollongong, che ad oggi consta di 6 singoli e due album, che fino alle soglie del secondo Trough Today, si è sviluppata in autoproduzione con i dischi che non hanno superato le 200 copie di tiratura, vendute esclusivamente attraverso il loro Bandcamp. I Chimers sono un duo composto da mari...