Lykke Li – Eyeye (Play It Again Sam/Crush)

 Scritta per Freakout Magazine e pubblicata il 9/11/2022


L’arrivo di un nuovo album della cantautrice svedese Lykke Li ricopre più di un motivo d’interesse su quale fosse la sua direzione artistica dopo avere spiazzato un po’ tutti con il precedente “So Sad So Sexy”, pubblicato nel 2018 e che l’aveva vista intraprende una poco convincente svolta elettronica.
Il ritorno in cabina di regia di Bjorn Yttling (di Peter Bjorn and John), produttore dei suoi primi tre album, è di per sé un segnale chiaro dell’artista di volere tornare sui suoi passi, complice anche la dolorosa separazione da Jeff Bhasker, compagno di vita e produttore del disco precedente.
L’idea che ha mosso Lykke Li per questo “Eyeye” è proprio quella del taglio netto rispetto al recente passato, mettendo vie le ridondanze della produzione elettronica per un approccio quasi lo-fi, con un disco interamente registrato in casa e con strumentazione basilare suonata in presa diretta, seppure molto ben congegnata da risultare estremamente avvolgente. Sebbene “Eyeye” sia composto da otto canzoni, è un disco dove il songwriting della sua autrice emerge in maniera scintillante ancora una volta grazie al mood da cuore spezzato che è da sempre la sua cifra stilistica, in bilico tra amori perduti e sentimenti che persistono.
I suoni hanno un che di arioso nonostante siano essenziali ed in linea con le migliori atmosfere dream pop, hanno in certi passaggi un appeal di facile presa come in canzoni quali “5D” e “Over”, mentre in brani come “Carousel” si accendono luci oniriche volte a lenire il dolore per esorcizzarlo.
Il disco viaggia di pari passo con la scelta di realizzare dei brevi video di accompagnamento della durata ciascuno di un minuto che dovrebbero dare corpo alla storia, in un intreccio cinematografico coraggioso, rivolto in praticata alla visione attraverso gli smartphone e che, per come lei stessa ha dichiarato devono “offrire l’intero impatto di un film in 60 secondi sullo schermo di un telefono, che è comunque il luogo in cui avviene la maggior parte delle nostre esperienze emotive”.
Un progetto ambizioso per un’artista che ha sempre prodotto dei video mai banali e che ha lavorato nel cinema con registi del calibro di Terrence Malik, per cui ha recitato nel film “Song To Song”, o David Linch con il quale ha fatto spesso musica.

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