Gli Statuto – Questo sogno è vita (Onde Italiane)

 Scritto per Freakout Magazine e pubblicato il 5/12/2022


Nella storia del rock prodotto in Italia, ci sono poche band che possono essere riconosciute se non come veri e propri prime movers, perlomeno come gruppi più rappresentativi di uno specifico genere musicale. Gli Statuto possono essere sicuramente riconosciuti come il gruppo simbolo della cultura Mod italiana, che hanno saputo rappresentare sotto ogni punto di vista, da quello musicale a quello filosofico, con una coerenza tale da non essere neanche stata scalfita dal passaggio sul palco del Festival di Sanremo, dove nel 1992 coglieranno un nono posto nella categoria nuove proposte. Nati all’inizio degli anni ’80 quando un giovane Oskar Giammarinaro, folgorato dal revival ska operato in Inghilterra da gruppi come Madness, Specials, Bad Manners e Selecter, che in seguito verranno tutti omaggiati nell’album di cover in italiano “Riskatto” (Epic/Sony 1999), entra in contatto con i mods torinesi che si riunivano in piazza Statuto del capoluogo piemontese. Dall’incontro con Giovanni “Naska” Deidda e con continui cambi di line-up, tra i tanti musicisti passati anche il compianto Ezio “Xico” Bosso, nascono gli Statuto che dal 1983 segnano la scena indipendente italiana con la loro miscela frizzante di beat, ska, rhythm’n’blues, soul condita da testi in italiano che mirano alla denuncia sociale filtrata da una sottile dose d’ironia che alleggerisce il tutto. Oggi per celebrare i quarant’anni di attività della band ed i dieci dell’etichetta torinese Onde Italiane, esce “Questo sogno è vita” disco registrato dal vivo al Live Fest di Novoli (Firenze) nel maggio del 1991, quando la band è nel pieno del suo periodo di maggiore successo. Siamo a cavallo tra la pubblicazione degli album “Senza di Lei” del 1990 e “Zighidà” che uscirà nel 1992 dopo la fortunata partecipazione al festival di Sanremo. La formazione e quella tipo con Oskar alla voce, Naska alla batteria, Alex Loggia alla chitarra, Rudy Ruzza al basso e Alberto Bruno “Senior” alle tastiere con in aggiunta una sezione fiati composta da tromba, sassofono e trombone. Il disco mostra una band al pieno della sua capacità espressiva mettendo in scaletta tutti i classici del suo repertorio originale dell’epoca Ghetto, Vacanze, Io Dio, Ci Sei Tu (cover di Substitute degli Who), Ragazzo Ultrà, Piera che riascoltati oggi mantengono la freschezza del periodo grazie anche all’ottima resa sonora della performance di un gruppo che era nel pieno della sua maturità artistica. L’ennesimo pregevole recupero operato dall’etichetta Rubber Soul che nella collana Onde Italiane riporta alla luce il meglio della musica italiana degli anni 80.

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