Stereolab – Pulse of the Early Brain [Switched On, Vol. 5] (Warp)

 Scritto per Frekout Magazine e pubblicato il 14/10/2022


Gli Stereolab nel corso della loro lunga carriera sviluppatasi soprattutto dai primi anni Novanta al 2010, hanno pubblicato 14 album ed una lunga serie di singoli, Ep’s e collaborazioni varie alle quali spesso è stato davvero difficile tenere testa.
Negli ultimi anni il gruppo inglese attraverso la loro etichetta personale, Duophonic Ultra High Frequency Disks, ha ripreso a ristampare gran parte del materiale edito ed inedito, in una collana chiamata “Switched On”.
Questo quinto volume di “Switched On” raccoglie ancora una volta un po’ delle loro uscite più rare, unendole ad alcuni brani inediti. In particolare è particolarmente interessante per alcune delle tracce rare comprese e per alcune delle collaborazioni più significative introdotte.
Edito in versione doppio CD e triplo LP, “Pulse of the Early Brain” si apre con la collaborazione degli Stereolab con Steven Stapleton (aka Nurse With Wound) per l’album “Simple Headphone Mind” (1997), che trasforma il brano caso “The Long Hair of Death”, già pubblicata in uno split single con gli Yo La Tengo, e poi ripreso nell’album “Aluminum Tunes” in due lunghe tracce completamente diverse dall’originale per un totali 31 minuti e 49” di atmosfere con sintetizzatori lisergici, voci dissociate e temporizzate e campionamenti scomposti in chiave kraut rock che valgono da soli l’acquisto del disco, sebbene risultino abbastanza impegnativi all’ascolto visto che vengono posti come overture dell’opera.
Altrove, ci sono brani rimasterizzati di tutta la storia della band, come una suite di tracce lounge dell’era “Chemical Chords” e la gemma del 1998 “Symbolic Logic of Now!”. Il remix di “Refractions In The Plastic Pulse” firmato dagli Autechre è un collasso drumwall che trasforma letteralmente l’originale degli Stereolab.
Il resto del disco propone l’EP “Low Fi” (1992)e tanto materiale inedito ad attirare maggiormente l’attenzione dei fan come ad esempio una versione live di “Cybele’s Reverie” brano di punta dell’album “Emperor Tomato Ketchup”, una versione demo di “Space Age Batchelor Pad Music” intitolata “Ronco Symphony”, la versione originale di “Plastic Mile”, mentre “Robot Riot”, utilizzata come singolo apripista dell’album, è un brano scritto nel 2000 per una scultura realizzata dall’artista Charles Long, con cui la band di Tim Gane e Lætitia Sadier hanno collaborato per il progetto Music For The Amorphous Body Study Center del 1995.
La band inglese ha anche annunciato le date del loro ritorno dal vivo in Italia dopo 21 anni d’assenza, per quattro imperdibili date nel mese di novembre. Il primo appuntamento è fissato per il 9 novembre ai Magazzini Generali di Milano, si prosegue il 10 novembre all’Orion Club di Roma, l’11 novembre si esibiranno al Cine-Teatro Partenio di Avellino, per poi terminare il breve tour con l’esibizione del 12 novembre al Teatro SanbaPolis di Trento.

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